Perché durante un’emergenza (come quella del coronavirus) parte subito l’assalto alla carta igienica? Ve lo sarete chiesti osservando le immagini dei supermercati assaltati dopo l’introduzione delle restrizioni del governo. Ma sono scene che si ripetono ad ogni evento drammatico che ha portata mondiale. Non ci riferiamo solo alle guerre, ma anche a terremoti e pandemie. Parte la corsa ai supermercati per fare la spesa, in tutto il mondo. È successo in Italia, ma scene simili sono avvenute anche in Spagna e negli Stati Uniti, giusto per fare qualche esempio. Nei carrelli strapieni spicca sempre la carta igienica. Le teorie psicologiche per spiegare questo comportamento sono diverse. Secondo quanto riportato dal Disinformatico, ad esempio, una ipotesi degli esperti è che dietro questo gesto ci sia la sensazione di controllo della situazione, mentre altri ritengono che in questo abbia un ruolo lo spirito imitativo, quindi se vediamo fare scorta di carta igienica, tendiamo a fare la stessa cosa. Ma queste non sono le uniche teorie in circolazione.
CORSA A CARTA IGIENICA: FENOMENO MEDIATICO O PSICOLOGICO?
Kit Yarrow, che è una ricercatrice di comportamenti dei consumatori, ha una teoria particolare, che è finita su Ars Technica. Perché si compra carta igienica? La sparizione dagli scaffali è solo un fenomeno mediatico. Visto che riceviamo informazioni soprattutto in forma visiva, è evidente che un oggetto ingombrante come un pacco di carta igienica spicca di più rispetto ad un altro prodotto, come una scatoletta di tonno, sia nel carrello della spesa pieno sia come spazio vuoto sugli scaffali. Il cliente con il super pacco di rotoli di carta igienica ha un impatto maggiore rispetto a quello con i pacchi di pasta. Da qui la teoria di Kit Yarrow, secondo cui questo fenomeno sarebbe solo una creazione dei media, una sorta di fake news. «L’ansia alimenta l’azione. Il controllo è l’antidoto dell’ansia. Noteremo poi un comportamento di acquisto più irregolare se le persone non hanno un punto di riferimento a cui affidarsi», spiega Yarrow. Ma c’è anche chi supporta una spiegazione più semplice e concreta, legata all’emergenza coronavirus attuale. Sono cambiate le nostre abitudini, siamo costretti a restare a casa, quindi cresce il consumo di carta igienica (anche il 40 per cento in più).