L’agnello si mangia a Pasqua 2023: motivi religiosi…

Perchè si mangia l’agnello a Pasqua? Questa è una domanda che molti si sono fatti negli ultimi giorni, una tradizione che ha sempre destato grande curiosità. La motivazione è ovviamente religiosa: per la religione cristiana l’agnello è il simbolo di sacrificio per eccellenza. L’Antico Testamento ne dà ampia dimostrazione, basti pensare al libro dell’Esodo, quando a propostio della Pasqua ebraica Dio disse a Mosè e Aronne: “Ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa”.



L’agnello nell’immaginario collettivo è l’animale indifeso, simbolo del candore e dell’innocenza, ma anche della fragilità della vita. Tornando alla componente religiosa, anche nel Nuovo Testamento si trovano indicazioni. “Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!”, così Giovanni Battista accoglie Gesù, prefigurandone il ruolo sacrificale.



Agnello a Pasqua 2023, come prepararlo

L’agnello non può dunque mancare da pranzi e cene di Pasqua. Ma come prepararlo? Tipologie di cottura, accompagnamenti, contorni e così via: le ricette a disposizione sono tantissime e spesso personalizzabili, proviamo a darvi qualche consiglio. Uno dei piatti più prelibati e amati dagli italiani è rappresentato dalle costolette: si possono fare fritte, accompagnate dai carciofi, in crosta di mandorle e tartufo o ancora con il sugo.

L’agnello volendo si può anche brasare e può essere accompagnato da un bel pure di patate o da qualche altra verdura di stagione, qui la scelta è infinita. Il fritto ha sempre la sua fortuna nelle tavole italiane e anche con questo tipo di carne ci si può sbizzarrire: frittura con olio o burro, impanatura classica oppure con cornflakes, contorno di patate o verdure grigliate. Per quanto riguarda le ricette un po’ più di classe e difficili da realizzare, vi segnaliamo il carrè di agnello al mirto: una squisitezza.