Come mai si sono lasciati i Lunapop? La celebre band di “50 special” si è sciolta dopo un solo album di successo. La verità di Cesare Cremonini. “Regole impossibili da rispettare, per ragazzi tra i diciassette e i diciotto anni: genitori fuori dalle scatole, possibilmente anche le fidanzate”. Con queste parole Cremonini ha parlato dello scioglimento della popolare band che tanto ha fatto sognare ed emozionare la generazione degli anni 90-2000. Intervistato da Walter Veltroni per il Corriere della Sera, il cantautore ha raccontato cosa ha spinto la band di Squerez?, album da 1 milioni di copie vendute, a dirsi addio. ”
“Di quegli anni ho un bellissimo ricordo, su come è finita di certo posso dire che non furono valutazioni artistiche a determinare la divisione del gruppo. E sfatiamo anche la leggenda delle fidanzate… quella storia mi ha sempre fatto ridere” – ha detto. Anche Gabriele Gallassi, che oggi lavora nel campo del diritto digitale con Linkiller, ha rivelato: “io e Cesare Cremonini ci conoscevamo dalle elementari e ritrovarsi a vincere il Festivalbar fu sicuramente un’esperienza indimenticabile. Successivamente ci sono state delle vicissitudini, ormai è passato tanto tempo ma mi fanno ridere delle leggende che si sentono dire in giro ancora oggi”.
Lunapop perchè si è sciolta la band? C’entra Cesare Cremonini?
A sfatare il mito delle fidanzate di Cesare Cremonini è stato l’ex compagno di band Gabriele Gallassi che ha confessato: “quella sulle fidanzate che avevano creato divisioni, portandoci a litigare e sciogliere i Lùnapop. La cosa fu molto più semplice anche se antipatica, sintetizzabile con “criticità manageriali”. Una gestione poco trasparente secondo alcuni di noi ma che portò in secondo piano l’amicizia che durava dalle elementari tra me e Cesare. Nulla di legato all’aspetto artistico e, tengo a dirlo, nutro molto rispetto per quello che fa Cesare, un grande artista, che rimane una persona importante della mia vita”.
Dal canto suo, invece, Cremonini ha detto: “i Lunapop si sciolsero perché le regole che tenevano in piedi un progetto musicale composto da ragazzi così giovani erano regole strane, utili ma molto difficili. La prima era: i genitori fuori dalle scatole. La seconda: possibilmente anche le fidanzate. Regole impossibili da rispettare, per ragazzi tra i diciassette e i diciotto anni, tutti di famiglie borghesi. Figli della Bologna che coltivava il valore della famiglia, quindi del condividere la vita dei figli. I Lunapop diedero vita ad un progetto che ebbe un successo straordinario. Ancora oggi l’ultimo grande successo della musica italiana, dal punto di vista discografico. Nel momento in cui si ruppero questi equilibri, queste regole divennero impraticabili, non era più pensabile poter continuare”.