Il Covid-19 è solo l’inizio. In futuro avremo a che fare con altre pandemie, che si diffonderanno in maniera più rapida, causeranno più danni economici e soprattutto più morti. A lanciare l’allarme è un rapporto scientifico dell’Ipbes, la piattaforma intergovernativa di politica e scienza sulla biodiversità e i servizi ecosistemici. Nel suo rapporto parte da un presupposto: la riduzione della biodiversità è alla base della crisi sanitaria che stiamo affrontando. Questo vuol dire che se non facciamo nulla per proteggere l’ambiente, ci ritroveremo ad affrontare altre pandemie, anche più letali. Ecco, da quando è scoppiata la pandemia sono state tante le ipotesi su una correlazione tra la perdita della biodiversità e la pandemia di coronavirus. Ora c’è una prova scientifica sul legame. «È stato stabilito un nuovo legame tra la salute dell’uomo e la salute dei nostri ecosistemi, il che la rende una questione molto politica», dichiara Bérangère Abba, sottosegretario francese alla Biodiversità.



REPORT IPBES “PERDITA BIODIVERSITÀ HA CAUSATO COVID”

Il coronavirus rischia di essere, dunque, il primo di una serie di grandi problemi da affrontare. Nel rapporto si spiega che ci sono altri 1,7 milioni di virus ancora “non scoperti” nei mammiferi e negli uccelli. Di questi, fino a 850mila potrebbero avere la capacità di infettare le persone. La cosa assurda di tutta questa vicenda è che gli attuali impatti economici sono 100 volte superiori al costo stimato invece per la prevenzione. I 22 esperti di livello mondiale che si occupano dei legami tra il degrado della natura e i rischi crescenti di pandemia suggeriscono anche la strada per ridurli. Bisogna evitare quelle attività umane che causano la perdita della biodiversità – come deforestazione e commercio di fauna selvatica – tramite una maggiore conservazione delle aree protette. Inoltre, servono misure che riducano lo sfruttamento non sostenibile delle regioni ad alta biodiversità. In questo modo si può ridurre il contatto tra fauna selvatica, bestiame e uomo, aiutando a prevenire la diffusione di nuove malattie.



Il Covid-19 come noto ha avuto un impatto devastante a livello economico. Parliamo di un costo tra gli 8mila e i 16mila miliardi di dollari a livello globale fino a luglio 2020. Solo negli Stati Uniti i danni potrebbero salire a 16mila miliardi di dollari entro il 2021. Ma per ridurre i rischi di pandemie, quindi per lavorare sulla prevenzione, servono 100 volte meno risorse. Il rapporto in questione, oltre a certificare il legame tra biodiversità e pandemie, suggerisce una serie di opzioni politiche per ridurre il rischio pandemico. Un valido punto di partenza potrebbe essere senza dubbio un consiglio intergovernativo di alto livello sulla prevenzione delle pandemie. In questo modo potrebbero essere analizzate le lacune e focalizzati gli interventi in un quadro di monitoraggio globale.

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