La nuova cura per la cecità e per i problemi oculari che causano la perdita progressiva della vista è rappresentata dalle cellule staminali, che trapiantate nei pazienti garantiscono risultati sorprendenti nel bloccare il problema. Lo dimostrano i numerosi test clinici e studi che si stanno concentrando sempre più su questo tipo di terapia innovativa, e che sarà sempre più utilizzata in futuro. Le ricerche stanno avanzando in tutto il mondo ma la cura con le cellule staminali ha già raggiunto successi sia negli Stati Uniti che in Uk, dove si stanno attualmente sperimentando i trapianti di cellule su 20 pazienti. La condizione patologica maggiormente trattata è quella della perdita della vista dovuta alla degenerazione maculare senile, anche detta AMD.



Di questo problema, molto comune nella fascia di popolazione più anziana, già a partire dai 65 anni, ne esistono due tipologie: quella “secca” e quella “umida“. Tutte e due evolvono in condizioni di progressiva cecità più o meno ad evoluzione repentina, ed hanno un grande impatto sui pazienti, soprattutto in un’epoca nella quale i cittadini anziani sono sempre più numerosi e l’età media si è alzata parecchio rispetto al passato.



Perdita della vista, come funziona la cura con cellule staminali

La terapia della degenerazione maculare senile, blocca la perdita della vista grazie all’innesto di cellule staminali. Particolarmente evoluta la cura effettuata con prelievo di cellule dallo stesso paziente che dovrà poi essere trattato. La coltura basata sulla pelle della persona infatti garantisce un minore rischio di rigetto. La sperimentazione con trial clinici funziona in questo modo: le cellule staminali vengono applicate sulla retina compromessa, rialimentando così i fotorecettori precedentemente danneggiati dalla malattia.



In questo modo si blocca anche il deterioramento dell’area centrale, cioè della macula, e quindi il processo degenerativo si arresta garantendo la visione. La terapia cellulare ha un grande potenziale, come dimostrano i test clinici, e come attestano gli specialisti che stanno sperimentando la cura, sono frutto di studi decennali e ricerche che in futuro avanzeranno sempre di più.