Sigfrido Ranucci, conduttore del programma televisivo di Rai 3 “Report”, è intervenuto nelle scorse ore ai microfoni di “Radio Radio”, all’interno del contenitore “Un giorno speciale”, per parlare della nuova stagione della trasmissione e, soprattutto, focalizzare l’attenzione del Paese su un grave rischio che stiamo correndo e che per ora non trova troppa eco mediatica, soffocato immancabilmente dalla mole di notizie sul Coronavirus, divenuto elemento caratterizzante della nostra quotidianità, purtroppo, ormai da un anno a questa parte: una nuova pandemia potrebbe presto arrivare in Italia.



Nella chiacchierata con Francesco Vergovich, Ranucci ha sottolineato come il nostro Paese non abbia ancora applicato il piano nazionale contro l’antibiotico-resistenza: “Quella dei batteri resistenti agli antibiotici potrebbe essere la causa delle nuove pandemie, ben più tremende. Bisogna vigilare su questa cosa, fate attenzione. Dobbiamo accendere un warning su questa vicenda. Noi ne parlammo già all’inizio di questa pandemia: siamo lo Stato che conta più morti in assoluto per quello che riguarda le morti per infezioni di batteri resistenti agli antibiotici”.



NUOVA PANDEMIA IN ITALIA, RANUCCI: “ATTENZIONE ALL’USO DI ANTIBIOTICI IN MARE”

Il rischio di una nuova pandemia sul nostro territorio legata all’antibiotico-resistenza è una questione che, almeno per il momento, non sembrerebbe destare preoccupazione fra i vertici governativi, anche se le telecamere di “Report” hanno deciso di fare luce sulla vicenda: “Siccome non abbiamo ancora applicato il piano nazionale contro l’antibiotico-resistenza, c’è una parte che addirittura l’Europa non ha mai preso in considerazione, che è la parte che riguarda l’uso di antibiotici in mare, per i pesci di allevamento che consumiamo sempre di più”, ha aggiunto Ranucci, che ha poi dichiarato “noi possiamo veramente indirizzare il mercato, anche perché in questa vicenda non hanno fatto altro che mettere i vizi, le perversioni, gli errori che sono stati commessi nell’uso degli antibiotici, nell’uso dei grassi anche nell’alimentazione dei nostri ragazzi. Loro hanno pensato bene di trasferirli ai pesci. Hanno confezionato diete più sane e poi vai a condizionare quello che mangi. Se tu riempi di grassi il pesce per farlo sviluppare più velocemente e poi te lo mangi, quei grassi che non metti più nella dieta normale te li prendi attraverso il pesce”.