Pernigotti ritira dei prodotti dal mercato

Pernigotti, la famosa azienda dolciaria di Novi Ligure, ha ritirato dal mercato alcuni suoi prodotti, tra i quali i celebri gianduiotti e il cremino. A dare la notizia, come sempre in casi analoghi, è stato il Ministro della Salute, che ha disposto il ritiro dei prodotti e pubblicato la nota sul suo sito ufficiale. Il ritiro, come si legge, riguarda le confezioni da 150 grammi di “Cremini al cioccolato al latte e alle nocciole gianduia con farcitura alla nocciola” e le confezioni da 150 grammi di “Gianduiotti – Praline di cioccolato alle nocciole gianduia”.



Il richiamo dei prodotti di Pernigotti è stato disposto esclusivamente a scopo precauzionale dall’azienda stessa e la causa sarebbe nelle possibile presenza di corpi estranei nei cioccolatini. In particolare, nel comunicato, si parla di contaminazione da plodia allo stadio larvale, meglio conosciute come farfalline della farina o della pasta. I lotti interessati dal richiamo, infine, sono tutti identificati con la sigla L4D, ma varia la scadenza. Per i gianduiotti le scadenze “incriminate” sono 10, 13 e 19 aprile 2023, mentre per il cremino sono 13, 14 e 17 aprile 2024.



Cosa fare con i gianduiotti Pernigotti ritirati?

Insomma, se qualcuno fosse in possesso di uno dei due prodotti Pernigotti ritirati, con lotto identificativo L4D e scadenza tra quelle indicate sopra, il consiglio principale ovviamente è quello di non consumare il prodotto, procedendo semplicemente a disfarsi delle confezioni contaminate. Tuttavia, è anche importante tenere a mente che la plodia, o farfallina della farina, non costituisce un problema o un rischio alla salute dell’uomo.

Se i prodotti interessati dal ritiro da parte di Pernigotti fossero già stati consumati, interamente o in parte, non ci dovrebbero essere grosse controindicazioni visibili o meno nell’uomo. Nel caso, tuttavia, una buona idea potrebbe essere monitorare la propria salute, in cerca di eventuali segnali di scompensi, ma senza farsi trascinare dal panico. Infine, è importante non conservare i cioccolatini ritirati, specialmente se vicino a pasta, riso o farine in generale, perché a lungo andare le larve potrebbero schiudersi e raggiungere le altre confezioni contenenti alimenti utili alla loro dieta, ed invadendo in brevissimo tempo l’intera cucina.