Preoccupazione degli esperti per la possibile epidemia di pertosse che potrebbe colpire sempre più neonati e bambini di pochi mesi. Dall’inizio dell’anno in Italia sono stati segnalati 110 ricoveri e almeno 15 piccoli sono finiti in terapia intensiva: un bilancio che secondo gli esperti è sottostimato. Sono inoltre tre i neonati deceduti a causa della pertosse. L’aumento dei ricoveri, in questo 2024, è stato dell’800% rispetto al 2023. I pediatri hanno lanciato l’allarme, invitando le donne incinte a vaccinarsi. Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di Pediatria, ha spiegato: “La pertosse è una malattia fortemente contagiosa e pericolosa, soprattutto nei primi mesi di vita e nei neonati che hanno un maggior rischio di complicanze e di decesso”.



Tra i bimbi appena nati, infatti, la mortalità è tra l’1 e l’1,5%. Tutelare i più piccoli è possibile “attraverso l’immunizzazione della mamma durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza, altamente sicura ed efficace nel proteggere i bambini ancora troppo piccoli per poter essere vaccinati” ha aggiunto ancora l’esperta, come riporta TgCom24. I vaccini, infatti, esistono e sono sicuri: per questo i pediatri urlano a gran voce la necessità di immunizzarsi per evitare di mettere inutilmente in pericolo la vita dei propri figli.



Bimbi ricoverati, mamme senza vaccino nel 95% dei casi

Secondo i dati resi noti da Alfredo Guarino, presidente della sezione Campania della Sip e raccolti in 7 centri di elevata specializzazione su tutto il territorio nazionale, la maggior parte dei casi di pertosse tra i neonati e i bambini proveniente da Campania, Sicilia e Lazio. In generale, in tutta l’Italia, l’aumento dei ricoveri è stato dell’800% rispetto agli anni passati: questi hanno riguardato nella maggior parte dei casi “neonati e lattanti non vaccinati sotto i 4 mesi di età” come spiegato da Guarino. Nel 95% dei casi dei bimbi ricoverati, infatti, la mamma non era vaccinata: addirittura l’80% non era a conoscenza della possibilità della vaccinazione prenatale.



Secondo gli esperti i dati sarebbero sottostimati perché riguardano soltanto quelli dei bambini ospedalizzati in condizioni cliniche serie, dunque gravi. La circolazione della pertosse non finirebbe però qui: ci sarebbero infatti tanti casi non ospedalizzati che non vengono inclusi nelle statistiche. Preoccupa in particolare modo la Campania, seguita da Lazio e Sicilia: le tre Regioni fanno registrare la maggior parte dei casi di bimbi malati. Il vaccino contro la pertosse, però, esiste ed è efficace: come ricordano gli esperti fa parte del cosiddetto vaccino esavalente, iniettato entro l’anno di vita.