Una professoressa di italiano è stata sospesa a Pescara perché avrebbe avuto un rapporto sessuale con un’alunna minorenne. L’insegnante di 55 anni rischia di essere accusata di violenza ora. La studentessa, che all’epoca dei fatti aveva 14 anni, non aveva detto nulla ai genitori, ma si era confidata con la psicologa della scuola. È stata proprio quest’ultima a denunciare il caso. Stando a quanto ricostruito dal quotidiano Il Centro, la docente di materie letterarie per 12 mesi non può avere contatti di ogni topo con l’alunna. Quindi, è scattato il divieto assoluto per lei. Il caso risale all’aprile 2023.
Il gip Francesco Marino ha scritto che la professoressa 55enne «approfittando del ruolo» e della sua «posizione di preminenza e autorevolezza», avrebbe circuito l’alunna minorenne. Pertanto, tra l’insegnante e la ragazza si sarebbe instaurata una relazione affettiva. Prima c’è stato il corteggiamento, poi ci sono stati scambi di messaggi su WhatsApp, quindi sarebbero arrivate a un rapporto sessuale completo a casa della professoressa. Nell’inchiesta hanno pesato le testimonianze della studentessa e di un’amica a conoscenza della storia: per il gip hanno costituito un quadro indiziario solido.
QUALI SONO LE ACCUSE CONTRO LA PROFESSORESSA DI PESCARA
La relazione tra la professoressa di italiano di Pescara e l’alunna minorenne sarebbe durata per un po’ e sarebbe stata caratterizzata anche da scenate di gelosia da parte dell’insegnante nei confronti della ragazzina. Quest’ultima avrebbe poi deciso di interrompere la relazione con la docente. In quella fase, peraltro, il rendimento scolastico della studentessa è calato, quindi si sarebbe rivolta alla psicologa. Agli uomini della questura ha poi confermato quanto aveva riferito dalla psicologa. Come evidenziato dal Corriere della Sera, il gip ha respinto la richiesta di domiciliari per la professoressa, chiesti dalla pm Gabriella De Lucia, optando solo per la sospensione dall’insegnamento.
Ma l’avvocato dell’insegnante Carla Tiboni ha annunciato il ricorso al tribunale della libertà. Il giudice non ha ritenuto sussistente il rischio che la 55enne commetta nuovamente reati simili. Ora però la professoressa è accusata di abuso del rapporto di affidamento e di atti sessuali compiuti nell’ambito di un rapporto di potere. Alla luce dell’età della vittima, che era minorenne all’epoca dei fatti, ora la docente rischia di essere accusata anche di violenza sessuale.