C’è un interessante studio che sottolinea quanto il pesce faccia bene alla nostra salute, essendo in grado di allungarci la vita. Ne parla Cook del Corriere della Sera, citando un lavoro che è stato pubblicato di recente sulla rivista Public Health Nutrition, e che si sofferma sull’importanza dell’animale che popola i nostri mari. Attenzione però, il pesce fa bene al nostro corpo a patto però che lo si mangi in un modo, ovvero, lo si deve mangiare completamente, anche con testa, organi e via discorrendo.



Il riferimento è ovviamente a piccoli pesci, non a salmoni o tonni dove moriremmo praticamente in maniera certa per via delle lische. Solo così facendo, ingurgitando interamente i pesciolini, ridurremmo il rischio di mortalità derivante da numerose malattie, a cominciare dal cancro. Il lavoro in questione è stato realizzato dai ricercatori giapponesi della Nagoya University Graduate School of Medicine, e potrebbe essere associato alla ben nota longevità dei cittadini giapponesi.



PESCE CONTRASTA MORTALITÀ CANCRO: ECCO QUALI PREFERIRE

E’ infatti noto che sull’isola nipponica vivano moltissimi centenari, e per questo la stessa è stata inserita nell’elenco delle cosiddette zone blu, dove fa parte anche la nostra Sardegna. Secondo l’analisi realizzata da tre ricercatori giapponesi, assumere questi piccoli pesci integralmente, apporta al nostro corpo vitamina A e calcio, riducendo la possibilità che insorgano neoplasie.

Ma quali sono i pesci da preferire? Si spazia dalle sardine essiccate, passando per le acciughe, i bianchetti, ma anche gli sperlani giapponesi e molti altri. Parliamo quindi di pesci che troviamo anche alle nostre latitudini e che di conseguenza possiamo introdurre facilmente anche nella nostra dieta. Per arrivare a questo interessante risultato i ricercatori hanno esaminato più di 80.000 giapponesi, fra cui 46mila donne, di età compresi fra i 35 e i 9 anni, e nel corso dei nove anni di studi sono morte 2.500 persone circa, di cui il 60 per cento a causa di un tumore.



PESCE CONTRASTA MORTALITÀ CANCRO: ECCO COSA È EMERSO

Associando il tasso di mortalità e di cancro all’alimentazione praticata, è emerso che le persone che assumevano con frequenza piccoli pesci interi, morissero di meno per il cancro, in particolare le donne che assumevano questo cibo anche tre volte a settimana. Un dato significativo soprattutto sulle donne, che non può che aprire a degli scenari molto interessanti per contrastare l’insorgere dei tumori.

La domanda comunque sorge spontanea, cosa c’è di “magico” in questi picocli pesci? Il professor Kasahara, uno degli autori dello studio, sottolinea che cibarsi di un piccolo pesce per intero perchè di fornire al nostro organismo dei nutrienti essenziali, a cominciare dai suddetti vitamina A e calcio, che evidentemente si trovano in quantità molto importanti. Secondo il docente, inoltre, nonostante lo studio sia stato effettuato sulla popolazione giapponese, è molto probabile che questi benefici si estendano anche alle altre popolazioni.