C’è una ragione ben precisa se il borgo di Pesche si è guadagnato il titolo di “libreria d’Italia”. Ed è da ricercarsi in quello scenografico mucchio di case bianche, tutte rigorosamente arroccate sui fianchi del monte molisano di San Marco, che a vederle da lontano sembrano davvero tanti libri disposti alla bell’e meglio su degli scaffali. Quello di Pesche è un borgo indubbiamente unico nel suo genere, non troppo distante da Isernia e immerso nel verde di una regione che varrebbe la pena esplorare in lungo e in largo. Sono 1640 le casette bianche della parte storica di questo comune, oramai quasi completamente disabitata. Chi si era stabilito sullo sperone roccioso ha preferito spostarsi a valle per motivazioni di carattere pratico, dicendo addio per sempre a quel borgo che pare fatato e della cui storia gloriosa restano, oggi, solo le mura che circondavano l’antico castello posto sulla sommità. Malgrado non tutto sia rimasto intatto, di cose da vedere nel centro storico di Pesche ce ne sono a bizzeffe. A cominciare dal corso principale, un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato.
PESCHE, IL BORGO DEI BORGHI
Suggestiva è anche la chiesa di San Michele Arcangelo, che ogni giorno alle 17 viene affollata dai tanti anziani che non hanno inteso piegarsi ai comfort della città, preferendo di rimanere nel loro vecchio borgo. La struttura del luogo di culto risale al 1593, ma l’aspetto che ha oggi lo si deve ai successivi e numerosi restauri cui è stata sottoposta nel tempo. All’interno è possibile ammirare ben 5 altari e una tela che raffigura la Madonna delle Grazie, particolarmente cara alla gente del posto. Percorrendo fino alla fine il viale principale, oggi frequentato per lo più da una colonia felina diventata quasi un’attrazione, ci s’imbatte nei resti del castello longobardo. Quel che rimane dell’antico maniero sono solo ruderi, ma la passeggiata val bene l’emozione che si prova alla vista di ciò che resta della cinta muraria e delle torri.