Peschiera, rissa e ragazze molestate su un treno
Con il passare delle ore emergono nuovi dettagli sulla maxirissa dello scorso 2 giugno a Peschiera del Garda (Verona) ed alle successive violenze sessuali in treno, che vedrebbero coinvolte molto probabilmente le medesime persone. Anche nella giornata di oggi, come svela Leggo.it, risulta operativo nella stazione di Peschiera e lungo le spiagge del basso lago un servizio rafforzato con agenti in tenuta antisommossa al fine di prevenire eventuali azioni da parte di malintenzionati dopo gli ultimi ‘incidenti’ registrati.
Già nei giorni scorsi, diversi post social denunciavano altri assalti da parte di baby gang. Durante l’ultima maxi rissa si era assistito anche a furti, danni ad auto ed a locali pubblici. Dalle ultime novità relative alle indagini, appare verosimile che i presunti molestatori delle ragazze minorenni provenienti su un treno da Gardaland sarebbero gli stessi che avrebbero generato tafferugli durante un raduno annunciato sui social, in particolare su TikTok. Sarebbero circa una trentina i ragazzi che avrebbero molestato sul treno Verona-Milano una decina di ragazze tutte minorenni, tra i 15 ed i 17 anni residenti tra Milano e Pavia. Cinque di loro avrebbero sporto denuncia.
Peschiera: aggressori e molestatori sono gli stessi ragazzi?
Carlo Bartelli, da pochi giorni nuovo dirigente della Squadra mobile della Questura di Verona, in merito ai fatti di Peschiera del Garda ha commentato nelle passate ore all’Ansa: “Stiamo facendo accertamenti su tutti i fatti che possono avere risultanze penali, stiamo procedendo con una ricostruzione dei fatti avvenuti giovedì in spiaggia, nell’abitato di Peschiera del Garda e sul treno; gli accertamenti sono in corso e proseguiranno”.
A darsi appuntamento a Peschiera, come svela il questore della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli, sarebbero stati “immigrati di seconda generazione – che avevano partecipato a un rave non autorizzato, rilanciato sui social con il motto “l’Africa a Peschiera” e conclusosi con una maxirissa – che, come insulsi selvaggi, saltando di auto in auto, hanno infastidito i passanti e tentato perfino di violentare, su un treno regionale, sei amiche di 16 e 17 anni, di ritorno da una giornata spensierata a Gardaland, urlando “le donne bianche qui non salgono”, con chiaro intento razzista”. E ad essere certo che i responsabili delle violenze sarebbero i partecipanti al rave non autorizzato è anche il sindaco di Castelnuovo del Garda, Giovanni Dal Cero. Le giovani sarebbero state “accerchiate, palpeggiate, molestate”, scrive una mamma sui social, presumibilmente dagli stessi partecipanti al rave. Intanto il lavoro degli inquirenti sarebbe già a buon punto dal momento che quasi tutto sarebbe stato condiviso sui social e questo aiuterà all’individuazione dei responsabili.