Sulle pagine di “Libero”, un professore del Liceo Michelangiolo di Firenze, dove alcuni studenti sono stati picchiati da esponenti di Azione Studentesca, associazione di destra, ha rivelato la propria versione dei fatti: “Sabato mattina stavo entrando a scuola quando ho visto quello che è successo. C’era un volantinaggio dei ragazzi della destra, sono usciti quelli dei collettivi e hanno iniziato ad insultarli, a urlare frasi come “fasci di mer*a” e i soliti cori che risalgono agli anni Settanta e strappare i volantini. Hanno tirato delle spinte e a quel punto quelli di Azione studentesca hanno cominciato a picchiare. E sicuramente hanno esagerato”.
Liceo Michelangiolo Firenze, il professore: “Scuola politicizzata”
Un professore, testimone oculare del pestaggio del liceo classico Michelangiolo di Firenze, che ha voluto rimanere anonimo, ha raccontato ai microfoni del Primato Nazionale alcuni dettagli in merito ai fatti avvenuti sabato mattina. “È una scuola molto politicizzata”, ha premesso innanzitutto per dare a questi una spiegazione.
“C’era questo volantinaggio dei ragazzi della destra. Sono usciti quelli dei Collettivi e hanno cominciato ad insultarli e strappare i volantini. Hanno tirato loro delle spinte, dicendogli ‘Fasci di me*da, andatevene via’, e a quel punto quelli di Azione Studentesca hanno cominciato a picchiare. E sicuramente hanno esagerato”, questa la sua versione. “Sono stati per cui i militanti dei Collettivi ad aver aggredito chi voleva semplicemente effettuare un volantinaggio. I ragazzi di Azione Studentesca hanno risposto allora all’aggressione, ho visto tutto con i miei occhi”. Non si sarebbe dunque trattato di un agguato dell’estrema destra a studenti di sinistra, ma di un attacco a parti invertite.
Pestaggio liceo Michelangiolo Firenze, la testimonianza del professore
Il professore non ha dubbi dunque su cosa ha scatenato il pestaggio al liceo classico Michelangiolo di Firenze. “Sono ovviamente contrario ad ogni forma di violenza e non si reagisce così, io insegno a tutti il dialogo, ma le cose sono andate esattamente come vi sto raccontando e dobbiamo essere onesti nel riferirle. Ero lì e ho visto tutto, ad aggredire sono stati i ragazzi dei Collettivi”, ha ribadito.
Ciò non toglie, ad ogni modo, che il clima nell’istituto sia eccessivamente politicizzato, come evidenziano anche i fatti di sabato mattina, sia da parte dell’estrema destra che della sinistra. “Le idee si confutano con le idee. Il clima che si respira nelle scuole è invece di monopolio ideologico, in una mancanza assoluta di dibattito e di dialettica. Un clima che poi si trasforma nella censura, nella mancanza di pluralismo, nell’indottrinamento, nell’imposizione del proprio verbo”, ha concluso.