Peta e la lettera a Milly Carlucci per Ballando con le stelle
L’associazione animalista Peta scrive una lettera a Milly Carlucci per chiudere il non utilizzo delle piume nei costumi di Ballando con le stelle. Il programma di Raiuno rappresenta da anni un punto fermo della televisione italiana e merito del successo è non solo della professionalità della conduttrice, ma anche dei concorrenti che si trasformano in veri professionisti sia esibendosi con performance meravigliose sia indossando costumi davvero bellissimi e realizzati per i concorrenti.
Proprio i costumi hanno attirato l’attenzione degli animalisti che chiedono alla conduttrice di fare in modo che, nella loro realizzazione, non vengano utilizzate piume vere. Per farlo, è scesa in campo l’associazione Peta che ha deciso di scrivere una lettera diretta alla padrona di casa.
La lettera di Peta a Milly Carlucci
Nella lettera, firmata da Patrizia Re, portavoce in Italia dell’associazione internazionale, come riporta il Corriere della Sera, si ricorda che le piume vere «sono il prodotto di una crudeltà estrema verso gli animali e non dovrebbero trovare posto sulla pista. Perché non sono glamour, sono cruente». «Negli allevamenti in Sudafrica – segnalano gli animalisti alla conduttrice – gli struzzi di appena un anno vengono trattenuti a forza e colpiti alla testa, nei macelli gli animali sono sottoposti a scariche elettriche e prima che venga loro tagliata la gola e le piume siano strappate dai loro corpi ancora caldi».
«Un’indagine sugli allevamenti di pavoni in Cina – si legge ancora nella lettera indirizzata alla Carlucci – ha rivelato che questi uccelli vengono rinchiusi in sacchetti di plastica, fissati al loro collo con nastro adesivo per proteggere le loro piume redditizie, negando loro ogni possibilità di movimento e comportamento naturale. La pratica comune della spiumatura a vivo provoca agli uccelli dolori immensi e, talvolta, ferite mortali».