PÉTANQUE, IL GIOCO DELLE BOCCE: CELEBRE ANCHE NELL’ARTE

In Francia il pétanque è sostanzialmente il gioco più famoso: le bocce sono una tradizione secolare, tanto che tutti sanno come si gioca nelle sue varianti. Lo dimostra anche il fatto che questo sport, che a breve potrebbe entrare a fare parte di quelli ammessi alle Olimpiadi, è presente anche nella letteratura e nell’arte. Ad esempio, un quadro di Henri Matisse, “Giocatori di bocce”, raffigura proprio degli uomini intenti a questo scopo.



Il dipinto venne realizzato nel 1908. Erano proprio i primi anni (la prima gara ufficiale si sarebbe svolta due anni dopo). Una novità che entusiasmava chiunque. È per questo motivo che, per diverso tempo, il pittore continuò a osservare da vicino chi giocava. Non di rado prese parte pure lui alle partite di quel gioco che “è un po’ arte”, che “sembra fatto apposta per studiare il movimento”. Lo affascinava tanto. Da qui la nascita dei capolavori attraverso la sua mano. (agg. di Chiara Ferrara)



PÉTANQUE, IL GIOCO DELLE BOCCE: VITTORIA O SCONFITTA, COSA SUCCEDE

Il gioco del pétanque, conosciuto in Italia come quello delle bocce, in Francia ha una tradizione secolare e porta con sé numerose curiosità e aneddoti. Al di là di quelle che sono le sue regole nude e crude, infatti, nasconde infatti diversi aspetti folkloristici. Uno di questi riguarda gli sfortunati che perdono le partite con i loro amici. Essi, infatti, sono costretti in alcuni casi al rito dell’embrasser Fanny. Non è una consolazione, bensì una derisione.

In cosa consiste? Nel baciare, su un quadretto o una statuetta, il fondo schiena di una signorina dalle forme prominenti e ben in evidenza. È ciò che nell’immaginario collettivo rappresenta una vera e propria disfatta, per cui coloro che devono sottostare ad esso si ritrovano ad essere vittime di scherni. Per fortuna, però, è soltanto un gioco e presto possono chiedere la rivincita. (agg. di Chiara Ferrara)



PÉTANQUE, IL GIOCO DELLE BOCCE: GETTONATO IN TUTTO IL MONDO

La maggior parte degli italiani non ha idea di cosa sia il pétanque, ma quando quest’ultimo viene comunemente chiamato gioco delle bocce allora tutto diventa subito più chiaro. Il nome originario, tipicamente francese (in particolare della Provenza) è stato attribuito a questo sport nel 1910 in occasione della prima competizione ufficiale che si svolse a La Ciotat. In poco tempo divenne amatissimo e gettonassimo. La federazione francese di pétanque e “gioco provenzale” ha circa 380 000 giocatori tesserati e la federazione internazionale (Fédération Internationale de Pétanque et Jeu Provençal) al 2004 comprendeva 566 000 membri ripartiti in 66 nazioni. Entrambe sono state costituite negli anni Cinquanta.

Indipendentemente dai nomi che vengono utilizzati, in tutto il mondo, dunque, ci si diletta con questo gioco semplice. Non servono infatti altro che delle bocce, il cui peso varia tra i 600 e gli 800 grammi in base alle mani e alle forze di giocatori di tutte le età. (agg. di Chiara Ferrara)

COS’É PÉTANQUE, IL GIOCO DELLE BOCCE

Si chiama pétanque, ma in Italia è noto come sport delle bocce. Il nome non tradisce le origini di questo gioco: è francese, per la precisione è nato in Provenza. Si tratta di una specifica specialità tra le tre che la Conféderation Mondiale des Sports de Boules ha proposto come possibili nuove discipline per le Olimpiadi del 2024. Dunque, potrebbe diventare sport olimpico. Di sicuro, oggi è protagonista del doodle di Google, che ha deciso di celebrare questo sport dalle origini molto antiche. La prima partita ufficiale, infatti, fu organizzata nel 1907 dopo che i fratelli Ernest e Joseph Pitot inventarono la pétanque. Un’idea nata per consentire all’amico Jules Lenoir di praticare le bocce nonostante soffrisse di reumatismi.

Il nome pétanque fu attribuito ufficialmente a questo gioco nel 1910: deriva dal provenzale “ped tanco”, che vuol dire “piedi ancorati al suolo”. Infatti, il gioco prevede che il giocatore che lancia resti fermo. Nel 1930 ci fu la prima svolta, col passaggio dalle bocce in legno a quelle in acciaio grazie a Jean Blanc, di cui esiste ancora il marchio. Ma 25 anni dopo comparvero le prime bocce “Obut”. Dieci anni prima quest’ultima evoluzione ci fu un passo storico: nacque la Federazione francese di pétanque e del gioco provenzale, mentre quella internazionale fu fondata nel 1958.

COME SI GIOCA A PÉTANQUE: LE REGOLE

Ora sicuramente vi starete chiedendo come si gioca a pétanque, anche perché il doodle di Google consente di giocare online da soli o con amici. L’obiettivo del gioco è quello di segnare punti piazzando la boccia più vicina al pallino rispetto a quella dell’avversario. Le partite possono essere tra due squadre di tre o due giocatori (triplette o doublette), ma sono previste anche tête-à-tête, quindi uno contro l’altro. Se si gioca con squadre da tre giocatori, ognuno ha due bocce; se sono da due o si gioca da singoli, ognuno ha tre bocce. La distanza nella categoria senior è tra 6 e 10 metri, ma si può giocare su qualsiasi terreno.

Ufficialmente le dimensioni sono 15 metri di lunghezza e 4 di larghezza, ma sono consentiti rispettivamente 12 e 3 metri. I giocatori di pétanque devono lanciare le bocce stando all’interno di un cerchio del diametro di 35-50 cm, restando con i piedi immobili fino a quando la boccia non tocca il terreno colpisce il bersaglio. Si estrae la squadra che inizia, si traccia il cerchio a terra si lancia il pallino, poi la prima boccia. Ogni squadra tira fino a quando non fa meglio degli avversari.

PÉTANQUE, I PUNTI E LE SFIDE MONDIALI

Se si segna il punto, cioè se una delle bocce è più vicina al pallino di tutte quelle degli avversari, l’azione alla pétanque passa all’altra squadra, se ha bocce da tirare. Una volta finiti i lanci, si contano tutte quelle che si trovano più vicine al pallino di quelle dell’avversario. Quindi, vince la squadra che raggiunge per prima 13 punti (anche se ai Mondiali il punteggio massimo da raggiungere è di 15 punti). Cosa succede se il pallino esce dai limiti nel campo? Se entrambe le squadre hanno ancora bocce da giocare o nessuna delle due ne ha, il gioco ricomincia con un nuovo tiro.

Se però una delle squadre ha ancora bocce da giocare, si marca il loro numero come punteggio. Abbiamo fatto riferimento ai Mondiali per questo gioco che potrebbe arrivare alle Olimpiadi. Ci sono tre categorie per quanto riguarda le competizioni: senior, giovani e femminile. La pétanque è uno sport adatto a qualsiasi età, peraltro a livello mondiale è la specialità più praticata. Nonostante la pétanque sia il gioco più diffuso al mondo, in Italia viene praticata a macchia di leopardo, peraltro solo in alcune regioni.