Il caso dei due coniugi Laura Perselli e Peter Neumair, misteriosamente scomparsi lo scorso 4 gennaio da Bolzano, sarà al centro della nuova puntata di oggi della trasmissione Chi l’ha visto, in onda nella prima serata di Rai3. Anche ieri sono proseguite le ricerche da parte dei Vigili del fuoco anche nelle acque nei pressi della discarica Ischia–Frizzi, ma senza alcun risultato apprezzabile. Al centro delle indagini i movimenti del figlio Benno Neumair relativi al giorno della sparizione della coppia. Dopo l’esame delle celle telefoniche, il sequestro dell’auto e degli appartamenti poi sottoposti agli esami dei Ris, l’amica di Benno – entrambi indagati – e con la quale il giovane aveva trascorso la notte tra il 4 e il 5 gennaio ha consegnato alla procura alcuni vestiti da lei lavati e precedentemente indossati proprio dal figlio.
Nella giornata di lunedì i carabinieri di Bolzano, come riferisce anche GiornaleTrentino.it, sono tornati nell’appartamento di via Castel Roncolo dal quale ne sono usciti con tre sacchi di oggetti e indumenti. A far insospettire ulteriormente chi indaga al giallo, l’assenza di alcuni pesi, attrezzi da palestra comunemente usati da Benno per allenarsi. Il giovane, ricordiamolo, è sospettato del duplice omicidio volontario e dell’occultamento di cadavere della coppia. L’amica di Benno è indagata per favoreggiamento (come atto dovuto).
PETER E LAURA CONIUGI SCOMPARSI A BOLZANO: DUBBI SUL FIGLIO BENNO
La mancanza misteriosa degli attrezzi da palestra del 30enne figlio dei coniugi di Bolzano ha fatto insospettire ulteriormente gli inquirenti che indagano al caso di Laura Perselli e Peter Neumair. Il sospetto è che tra questi possa esserci anche l’arma del delitto rendendo l’indagine sempre più complessa. Da giorni, come spiega Affaritaliani.it, è in corso un massiccio dispiegamento di forze tra vigili del fuoco, sommozzatori e carabinieri nelle acque del fiume Adige ma senza alcun risultato. Il letto del fiume viene setacciato anche con l’ausilio dei “sonar”. La svolta è arrivata dopo il ritrovamento del sangue di Peter Neumiar sul ponte di Vadena e nell’auto del figlio Benno e stando a quanto riferito dall’inviata di Storie Italiane non è escluso da parte degli inquirenti che i corpi possano essere stati zavorrati. Il dubbio è tuttavia che la corrente possa aver trasportato altrove rispetto alla zona dove sono state ritrovate le tracce di sangue di Neumiar.