Botta e risposta tra Peter Gomez e Massimo Giletti a Non è l’Arena ieri sera. Il direttore del Fatto Quotidiano ha criticato il conduttore per la sua possibile candidatura a sindaco di Roma. Non si è certo fatta attendere la replica di Massimo Giletti, che ha tirato in ballo altri giornalisti “prestati” alla politica. «Mi rivolgo pubblicamente perché te l’avrei voluto dire tante volte», ha cominciato Gomez. Poi è entrato a gamba tesa: «Si è parlato di te come sindaco di Roma e te lo dico col cuore: quando hai detto che eri disponibile hai commesso un grave errore. Noi siamo giornalisti, molti telespettatori magari sbagliando potrebbero interpretare quello che fai nella tua trasmissione con gli occhi “ma allora è perché lui si vuole schierare da quella parte, perché sta con loro”».

Una critica che Vittorio Sgarbi non ha gradito: «Allora vale anche per la Gruber!». Quindi è intervenuto il conduttore di Non è l’Arena: «Se mi trovi un pezzo in cui io dico “Sono disponibile a fare il sindaco” hai pienamente ragione. Come dissi in un messaggio privato a Calenda, che mi attaccò, “Gentilmente mi trovi un punto dove dico che mi candido a sindaco”».

GILETTI GELA PETER GOMEZ “SOLO PER LA DESTRA…”

Massimo Giletti, tornando dunque sulla questione della sua possibile candidatura a sindaco di Roma, ha spiegato la sua posizione. «Io ho sempre detto che non escluderò mai il domani. Perché a differenza per esempio di tanti politici che dicono “Ah se non passa sta roba mi dimetto e vado in Africa. Se non passa questo referendum vado a casa. Smetterò”». Evidente il riferimento del conduttore di Non è l’Arena a Matteo Renzi, che aveva promesso che si sarebbe dimesso in caso di sconfitta al referendum del 2016. Comunque Massimo Giletti non esclude una sua candidatura politica in futuro. «Valuterò se un domani posso farlo, perché credo sempre che chi fa parte di un mondo abbia il dovere di mettersi a disposizione. Ma io non ci ho mai veramente pensato, perché se lo avessi fatto avrei detto ‘Mi candido e me ne vado». Poi si è tolto un altro sassolino dalle scarpe: «Però vorrei dire che non è che se uno si candida a destra gli viene concesso lo zero, mentre Sassoli, Badaloni e Lilli Gruber…».