Peter Pichler accompagna gli Extraliscio e Davide Toffolo nella terza serata del Festival di Sanremo 2021, quella dedicata alle “cover”. Il musicista sperimentale tedesco è stato scelto per un medley di brani tra cui “Rosamunda”. Si tratta di un’artista che ha una particolarità: è uno dei pochissimi musicisti al mondo che è capace di suonare, ma soprattutto comporre, con uno strumento musicale molto particolare che si chiama “Trautonium”, una specie di antesignano dei moderni sintonizzatori. Affascinato da questo strumento, che scoprì quando era ragazzo, Peter Pichler volle incontrare Oskar Sala.



Peter Pichler e l’amore per il Trautonium

Oskar Sala è un “genio” della costruzione di strumenti e amico di colui che inventò il Trautonium, ciè Friedrich Trautwein. Peter Pichler lo conobbe nel 1996, ma solo dieci anni dopo riuscì ad avere il suo Trautonium personalizzato. A realizzarlo il produttore tedesco Trautoniks, l’unico a realizzarlo insieme ad un’altra società tedesca chiamata Doepfer. Il musicista nel 2010 compose un brano di teatro musicale, dal titolo “Wiedersehen in Trautonien”, che compose per omaggiare i due padri dello strumento. Come funziona questo strumento? Un filo resistore su una piastra metallica produce il suono: basta premerlo, non c’è alcun tasto come quelli di un pianoforte o di un sintetizzatore. Quindi, per cambiare le note bisogna far scivolare il dito avanti e indietro sulla piastra, ma non è affatto facile suonare questo strumento.

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