Il cantante e direttore tedesco Peter Schreier, uno dei principali tenori lirici del 20esimo secolo, è morto a Dresda all’età di 84 anni. Una delle poche star internazionali ad emergere dall’ex Germania comunista dell’est, cantò nei teatri d’opera da Berlino a Vienna e New York. Rimase nella Germania orientale per tutta l’era comunista, dicendo che non voleva lasciare in alcun modo Dresda. I critici lo hanno elogiato apertamente per l’espressività e l’intensità delle sue interpretazioni. Schreier terminò la sua carriera concertistica nel 2005, ma continuò a esibirsi in tedesco fino a quando la sua salute glielo ha permesso. “Un giorno senza musica è un giorno sprecato”, ha affermato una volta l’agenzia di stampa Dpa.



Peter Schreier è morto, il direttore d’orchestra aveva 84 anni

Peter Schreier è nato a Meissen in Sassonia il 29 luglio 1935, figlio di un cantore della chiesa, si unì al famoso coro di ragazzi della Kreuzkirche di Dresda all’età di otto anni. Dopo il suo debutto professionale nel 1959 come Primo Prigioniero nel Fidelio di Beethoven all’Opera di Stato di Dresda, vide la sua grande svolta nel 1962 come Belmonte nel Ratto del serraglio di Mozart. All’inizio degli anni ’70 iniziò la sua carriera come direttore d’orchestra, che lo vide lavorare con la New York Philharmonic e la Vienna Philharmonic. Negli ultimi anni visse con sua moglie in una casa di campagna fuori Dresda. “Ho cantato abbastanza e vorrei solo godermi qualche anno in più adesso”, ha detto ai media tedeschi dopo il suo ritiro. E’ morto ieri a 84 anni, dopo una lunga malattia che lo ha accompagnato negli ultimi anni di vita. Erano già noti i suoi numerosi problemi con il diabete ed anche alcune complicazioni di carattere cardiaco.

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