Al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte,

Al Commissario Europeo per l’Economia Paolo Gentiloni Silveri,

Al Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio,

Al Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola,

Ai Parlamentari Europei

Difendiamo il lavoro nella provincia italiana

Chiediamo alla politica italiana un impegno prioritario in Europa su questo tema



In questi tempi di grandi sconvolgimenti tutti sono chiamati ad un cambiamento per poter preservare il benessere raggiunto: gli imprenditori sono chiamati ad innovare costantemente il proprio modello di business; pure i lavoratori sono chiamati ad aggiornare costantemente le proprie competenze alla luce delle nuove tecnologie che si sviluppano.



Anche la Politica deve fare la propria parte!

Chiediamo che ci sia una vera competizione in un mercato libero, senza trucchi tollerati per l’interesse di una piccola parte. La tutela del “Made In” è assolutamente prioritaria se vogliamo preservare un futuro di lavoro e di benessere ai nostri territori.

Non bastano più dichiarazioni pubbliche di sostegno formali e di facciata da parte dei politici, mentre “in privato” e lontani dai riflettori si continua a sostenere che questo obiettivo sia irraggiungibile, ovvero nei fatti si finisce a tutelare solo l’interesse di “qualche” realtà industriale che ha come obiettivo ostacolare il varo di una normativa cogente per la tutela del Made In Italy.



Chiediamo che vengano approvate normative per cui il marchio di origine del prodotto sia obbligatorio e il “Made in Italy”  possa essere utilizzato esclusivamente da chi svolga la prevalenza delle lavorazioni dei propri prodotti in Italia: su questo tema, la politica italiana deve assumersi le proprie responsabilità.

L’obiettivo può essere raggiunto solo a queste condizioni:

1) L’unica Istituzione adeguata per varare una normativa che tuteli il “Made In” è l’Unione Europea.

2) Occorre che in sede di Commissione Europea, di Consiglio Europeo e in tutti i consessi e i tavoli di lavoro europei, si lavori per trovare un punto di mediazione con gli altri Paesi Europei portatori di altri interessi: la mediazione è sempre raggiungibile se ci si lavora!

3) Per raggiungere questo obiettivo, non c’è bisogno di “primi della classe” inconcludenti, ma di un’azione coordinata e condivisa di tutti i partiti e gli esponenti politici italiani presenti in Europa, siano essi pro tempore di maggioranza o di minoranza, affinché possano interloquire con una sola voce nel contesto Europeo

Solo la consapevolezza della assoluta urgenza di questo tema del “Made In” per il futuro del lavoro nei territori delle nostre province può permettere uno scatto di responsabilità da parte della classe politica.

Non abbiamo bisogno di politici che si accontentano di “sparare” slogan nelle piazze e sui social media o di politici che tutelano solo l’interesse di qualche circoscritta lobby. Abbiamo bisogno di una classe politica responsabile che, in un lavoro anche oscuro, cerchi di raggiungere insieme questo obiettivo così vitale per il futuro dell’Italia.

Fondazione San Giacomo della Marca