Petra Magoni si divide come sempre fra Francia e Italia, almeno con il pensiero. In questi giorni di quarantena, la cantante è stata una delle protagoniste dell’iniziativa di Arezzo Wave volta a sostenere la musica anche in questo momento così difficile. Fra i contenuti più rari, proprio l’esibizione che ha permesso a Petra di vincere nel ’95 le selezioni di Arezzo Wave, sostenuta dalla band Senza Freni. “Il mio babbo ha battezzato gli alberi secolari del suo giardino”, scrive invece in questi giorni sui social, “sono 7, come i nani e tante altre cose”. Nei giorni precedenti, l’artista ha supportato anche la Croce Rossa italiana grazie all’invito di un’amica, così come la raccolta fondi a favore della Protezione civile grazie all’iniziativa L’Italia in una stanza. Oggi, sabato 18 aprile 2020, l’ex marito Stefano Bollani sarà invece uno dei volti che vedremo in prima serata su Rai 1, ospite di Bolle Show – Il meglio di Danza con me. Il compositore e la Magoni non stanno più insieme da tempo, ma da quanto ne sappiamo continuano a coltivare buoni rapporti. Forse il merito è da ricercare anche nella passione che entrambi nutrono per l’arte. Non solo per la musica, ma anche per il teatro che negli scorsi mesi ha regalato alla Magoni la possibilità di andare in scena con la Turandot di Giacomo Puccini.



Petra Magoni, cosa fare per affermarsi nella musica

Petra Magoni è sicura che per affermarsi nel mondo della musica non ci sia solo un percorso da tenere in considerazione. “Non c’è un solo modo di fare le cose“, ha detto lo scorso febbraio a Quarta Parete Roma, “mi piace se posso trasmettere un messaggio: che si può vivere di quello che si ama fare, facendo il proprio percorso”. Un punto di vista che si adatta anche a Sanremo, un palcoscenico che ha visto Petra sotto ai riflettori in due occasioni, nel ’96 e nel ’97. Intanto l’attrice e cantante continua a collaborare con Ferruccio Spinetti, il controbassista con cui ha messo in piedi Musica Nuda. Uno spettacolo forse impensabile qualche anno fa, ma che i due portano avanti con successo da quasi due decenni. “Dall’album dei ricordi“, ha scritto in questi giorni su Instagram riguardo a questo suo lavoro, “nel marzo del 2009 aprimmo tutti i concerti del tour di Al Jarreau in Germania. Fu un’esperienza bellissima, anche umanamente. 4300Km in 9 giorni sempre col nostro fidato Alessio Lotti, fonico e psicoterapeuta. Suonammo in teatri bellissimi, dal nord al sud della Germania. Al ci regalo’ poi il testo di ‘Bach Aire’, brano che potete ascoltare nel nostro cd ‘complici‘”.

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