David Petraeus, ex direttore della CIA, in un colloquio con Il Giornale, ha sottolineato che l’obiettivo di Israele non è cambiato a distanza di oltre un mese dall’inizio del conflitto. “Se si giunge alla conclusione che Hamas è un esercito estremista con il quale non ci si può riconciliare e che non può essere contenuto, allora bisogna distruggerlo. Ed è quello che gli israeliani sono determinati a fare, compreso lo smantellamento dell’ala politica”, queste le sue considerazioni.
Il futuro della striscia di Gaza tuttavia è un punto interrogativo. “Hamas non dovrà essere più in grado di governare la striscia di Gaza e di controllare i circa 2,3 milioni di palestinesi che vi risiedono. Non possiamo immaginare un contesto più difficile di quello che si ritrovano ad affrontare gli israeliani. Finora, hanno ottenuto risultati impressionanti, ma devono letteralmente mettere in sicurezza ogni edificio, ogni ambiente, ogni negozio, ogni tunnel mentre procedono. E devono mantenerne il controllo. L’operazione è più una campagna di controinsurrezione rispetto a una campagna militare convenzionale”.
Petraeus (ex Cia): “Israele obbligato a mantenere controllo di Gaza”. Il parere
L’obiettivo di Israele dunque non può essere soltanto quello di eliminare fisicamente Hamas. “È necessario pensare ai cuori e alle menti delle persone che abitano nella striscia di Gaza. È un elemento chiave della controinsurrezione. Mentre ripulisci, devi resistere poi ricostruire”, ha ribadito David Petraeus, ex direttore della CIA.
A tal fine, sarà necessario anche l’aiuto delle altre potenze mondiali, in primis gli Stati Uniti. Non è chiaro però chi si occuperà del controllo della striscia di Gaza. “Non sono sicuro che esista in Cisgiordania qualcuno disposto a schierarsi, ad essere percepito come se arrivasse sul dorso dei carri armati israeliani. È improbabile anche il coinvolgimento di un Paese arabo o di un’autorità non transitoria di qualche tipo. Gli Usa sono consapevoli dei rischi derivanti dalla distrazione delle forze locali. Ecco perché sospetto che Benjamin Netanyahu abbia suggerito una supervisione della sicurezza nella striscia da parte di Tel Aviv”, ha concluso.