Si parla del terribile attacco del pitbull al bimbo di 15 mesi in quel di Salerno, che ha provocato la morte dello stesso piccolo, stamane a Uno Mattina: “Le situazioni di pericolo sono tre – le parole di Francesco Petretti, biologo, ornitologo, divulgatore scientifico in merito a come reagire in caso di situazioni di pericolo – se passeggiamo e troviamo un gregge, se ci avviciniamo ad una casa con cani di guardia e se entriamo in una famiglia con cani importanti. Il cane deve pensare che noi siamo più forti di lui, mai fuggire, mai scappare, spaventarlo. Se siamo dentro la casa dobbiamo colpirlo sulla bocca e sulla testa, facendogli mollare la presa e toccandolo nella parte genitale perchè lui sente il dolore e molla la presa, ma non dobbiamo arrivare a queste situazioni”.



Quindi, sempre con riferimento al pitbull, Petretti ha precisato: “Il cane, soprattutto grande, entra in una famiglia come un lupo che entra in un capo branco, riconoscendo chi è il capo branco. Se si perde di vista la struttura gerarchica del branco di cui fa parte perde di vista l’autorità della persona che può essere un uomo o una donna. Attenzione ai cani in famiglia quando si porta un elemento della famiglia nuovo, un neonato o un nipotino in visita perchè il cane non lo riconosce un elemento del branco e non lo si deve perdere di vista”.

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