È ancora lo Stretto di Hormuz a rendersi protagonista della complessa e misteriosa “sfida navale” tra gli alleati degli Usa e l’arcinemico Iran: dopo il caos del Golfo generato dai recenti “incidenti” e tentati sequestri, di nuovo stamattina la tensione di riaccende dopo che una petroliera di proprietà degli Emirati Arabi (alleati di Trump nello scacchiere mediorientale) è sparita per diverse ore dai radar mentre attraversava lo Stretto di Hormuz. La piccola petroliera Riah, battente bandiera panamense ma con base negli Emirati Arabi Uniti, ha spento il suo trasponder sabato notte e secondo le autorità degli Emirati pare che non abbia lanciato alcuna richiesta di soccorso. Dopo qualche ora però il portavoce del Governo iraniano,  Abbas Moussavi, ha spiegato che la nave in questione era in panne e che la flotta di Teheran ha rimorchiato in un suo porto la petroliera. Gli States però non ci stanno e assieme all’alleato emiratino hanno ribadito che i contatti con l’armatore sono stati persi da sabato e che il sospetto forte è che l’Iran abbia sequestrato la nave dopo i recenti trascorsi in quello stesso Stretto e parallelamente anche in Gibilterra.



NUOVO CASO AD HERMUZ, IRA USA VS IRAN

Usa, Regno Unito, Giappone, Emirati e Arabia da un lato, l’Iran con la Russia e la Cina dall’altra parte: la guerra diplomatica e geopolitica è servita da tempo, ma l’escalation sempre più preoccupate sulla situazione commerciale di navi e petroliere rischia di mettere benzina ad un focolaio già piuttosto espanso. La petroliera degli Emirati, fanno sapere fonti della Difesa Usa alle agenzie internazionali, si trovava al momento della sparizione in acque iraniane, molto vicino ad una base dei pasdaran: «Sospettiamo che sia stata presa. Potrebbe essere stata in avaria e rimorchiata per essere soccorsa? E’ una possibilità – ha aggiunto la fonte americana – ma se il silenzio dovesse protrarsi, ci sarà di che preoccuparsi». Teheran sostiene di averla soccorsa, gli States dubitano fortemente e pensano a possibili ritorsioni contro Teheran mentre sullo sfondo la sfida sul nucleare tra Trump e Rohani prosegue con numerosi intoppi, non da ultimo proprio le tensioni sulle petroliere nel Golfo.

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