Una produzione da record, nel 2023, quella degli Usa nel settore di petrolio e gas. Come sottolineano gli analisti, è tra le prime cause del consistente calo del prezzo del petrolio sui mercati internazionali. Tra i Paesi Opec+ è stato inoltre annunciato che i tagli alla produzione di greggio continueranno anche oltre il primo trimestre del 2024. La produzione di greggio statunitense ha raggiunto, come abbiamo detto, un record nel 2023: parliamo di 13.2 milioni di barili al giorno, più di ogni altro Paese al mondo. Un barile su otto viene prodotto negli Stati Uniti. Un volume incredibile, dunque, che mette in imbarazzo l’amministrazione Biden alla Cop28, dove si mostra in prima linea per il taglio dei combustibili fossili.



Come sottolinea Avvenire, mercoledì il prezzo del petrolio texano Wti è sceso sotto i 70 dollari al barile: è la prima volta da luglio. Questo deriva dalla grande produzione di “shale fil”. L’aumento della produzione è stato registrato soprattutto nel Bacino Permiano del Texas e nel New Mexico. La produzione di petrolio, per ogni trivellazione, è aumentata fino a 1.319 barili al giorno. Secondo gli esperti negli Stati Uniti si potrebbero raggiungere i 15 milioni di barili di greggio al giorno entro cinque anni. 



Biden promette la transizione energetica ma…

Eimear Bonner, manager tecnologico di Chevron, ha spiegato che un miglioramento in termini di progressi tecnologici per l’estrazione potrebbe ancora esserci. “Abbiamo migliorato l’efficienza di perforazione, stiamo venendo a contatto con più giacimenti, stiamo ottenendo più dati che ci stanno aiutando a prendere decisioni migliori e i nostri primi progetti pilota tecnologici ci stanno mostrando che si può fare di più”. Notizie non certo positive per chi vorrebbe invece una transizione verso le energie green. 

Anche la produzione di gas naturale negli Usa ha raggiunto un livello record con 125 miliardi giornalieri di piedi cubi a settembre. L’aumento di produzione di petrolio e gas non è una notizia così positiva per l’amministrazione Biden, tacciata di “ipocrisia” dagli ambientalisti. Il presidente è arrivato alla Casa Bianca parlando di transizione ecologica, che però oggi è quanto più lontana che mai. Per il passaggio alle energie sostenibili, infatti, c’è ancora molto da fare negli Stati Uniti (e non soltanto).