Petrosillo: “Influenza? Non abbiamo l’immunità”

Nicola Petrosilloinfettivologo, ha fatto il punto sull’arrivo dell’influenza, leggermente anticipato rispetto agli altri anni. Ai microfoni di “Detto i fatti” su Tgcom24, l’esperto ha spiegato: “L’influenza è arrivata prima. In genere arriva un po’ più tardi ma quest’anno c’è molta gente che non ha l’immunità acquisita nella scorsa stagione. Infatti l’influenza l’anno scorso non ha circolato in Europa grazie alla mascherina e per questo c’è stata una minore circolazione e dunque una minore immunità. Ecco perché i primi casi che si sono verificati, che sono stati anche abbastanza complicati, sono arrivati prima. La popolazione non ha una copertura vaccinale e per questo bisogna fare il vaccino“.



Parlando del vaccino, il medico ha affermato: “Il vaccino antinfluenzale non si mischia con il Covid. Non si fanno nello stesso braccio, uno in un braccio e uno in un altro. Intanto facciamo il vaccino anti Covid, poi faremo l’altro. Non ci sono interazioni tra i due vaccini ma si possono fare lo stesso giorno“.



Petrosillo: “Le vaccinazioni continuano a proteggerci”

Come ha spiegato Nicola Petrosillo, è difficile inizialmente capire quando sia influenza e quando Covid. Per questo, sarebbe meglio effettuare un tampone di controllo: “L’influenza ha una sintomatologia che all’esordio è molto simile al Covid. Per cui è indistinguibile, non si può sapere se uno ha influenza o Covid all’inizio. Per questo bisogna fare il tampone anti-Covid. Le vaccinazioni ci proteggono dalle forme gravi e dall’ospedalizzazione ma non dalla reinfezione che si verificherà anche dopo la quarta dose”.



Il vaccino Covid, pur non prevenendo l’infezione, dà una copertura che evita lo sviluppo di forme più gravi e che dunque protegge anche dall’ospedalizzazione: “Bisogna essere molto chiari con tutti ma soprattutto con le persone più fragili. Il vaccino riduce in maniera drastica lo sviluppo di forme gravi. Molte persone delle fasce più anziane hanno fatto la terza dose 8-9 mesi fa e l’immunità sta scendendo e sono scoperti. Il Covid ha anche effetti collaterali sulla salute pubblica e sulla sanità. L’11% della popolazione ha rinunciato a curarsi per altre malattie quindi il Covid non è soltanto legato al raffreddore, al mal di gola o alla febbre ma a tutta la sanità pubblica”.