Max, l’amabile Jack Russell di casa, deve fare i conti con l’arrivo in famiglia del piccolo Liam. Dopo l’iniziale avversione e gelosia, Max si lascia conquistare dal giovane padrone, per il quale sviluppa un incredibile e smisurato senso di protezione. In breve tempo questa grande attenzione e solerzia si trasformano in un prurito psicosomatico che merita l’attenzione del veterinario. Collare di plastica e un po’ di relax sono la cura per Max che viene portato in campagna insieme all’amico Duke, per ritrovare il suo equilibrio. Nel frattempo, in città, a difesa della casa e dei giocattoli di Liam, rimangono Gidget e Nervosetto, ognuno con le proprie gatte da pelare. 



Con Pets 2 torna l’esilarante galleria di animali domestici e dintorni della Illumination, la mamma dei Minions. Come in ogni sequel di successo, rivediamo tutte le zampe che ci avevano già affascinato nel 2016, con il primo episodio.

Max, il più che bonario Jack Russell, ansiogeno angelo custode del neonato cucciolo d’uomo, Duke, l’ammasso di pelo e fedeltà, suo inseparabile compagno, Gidget, vaporosa ed energica cagnolina bianca che, per affrontare la sua nuova sfida, prende lezioni di “gattitudine” e Nervosetto, il coniglio che, in questo episodio, scopre un’animo da supereroe che mostrerà in una missione più che impossibile.



Al loro fianco ritroviamo anche l’ovattato gattone blu Chloe, l’appuntito bassotto Buddy e ancora barboncini, carlini, criceti, pappagalli, scimmiette, mucche, volpi, tacchini e ogni altra sorta di animale domestico (e non).

Alcuni di loro li troviamo in sala d’attesa, dallo psicologo per animali, dove i poveri alleati dell’uomo, nella scena migliore del film, confrontano le loro ansie e nevrosi, rivelando tutta la difficoltà di vivere e relazionarsi nelle famiglie di oggi.

Pets 2 ritrova lo stesso linguaggio fresco, ironico e irriverente del primo episodio, accontentando bambini e adulti, accompagnati in un’avventura piacevole e divertente. Una formula di successo, costruita su forme incredibilmente comunicative, dove le rotondità dei molti “buoni” abbracciano affettuosamente lo spettatore mentre le forme iperappuntite dei cattivi, ispirate al “cugino” Cattivissimo me, sempre made my Illumination, trafiggono l’attenzione del pubblico rumoroso e festante della sala. 



Cani e gatti funzionano sul web, come al cinema. Veicolano simpatia e serenità, stimolano curiosità, fabbricano affetto e, ancor più, un irrefrenabile desiderio di consumo che ammorba genitori e figli con un merchandising voluminoso che fa concorrenza alla più che stellare Disney.

Affidato all’esperta e arguta regia animata di Chris Renaud, regista del fortunato primo episodio (campione di incassi di sempre nel weekend di apertura), della serie Cattivissimo Me e con un passato alla Marvel e DC Comics, Pets 2 si conferma un buon prodotto seriale, che durerà finché durerà, in attesa di nuovi e stimolanti mondi immaginari che, ci aspettiamo, possano nascere da questa più che decennale casa di produzione, dal 2008 nell’orbita di Universal.