Pfizer ha concordato l’acquisizione della biotech Seagen, specializzata in campo oncologico, per un valore complessivo di 43 miliardi di dollari. Si tratta del più grande accordo in campo medico da quando AbbVie accettò di acquistare Allergan per 63 miliardi di dollari nel 2019. Pfizer sta sperimentando un crollo nelle vendite dei suoi prodotti contro il Covid-19 e, per completare l’acquisizione di Seagen, spenderà 229 dollari per azione (contro i 200 offerti nel 2022 da Merck in una trattativa non andata a buon fine) in contanti, finanziando la transazione attraverso 31 miliardi di dollari di un nuovo debito a lungo termine, ma procederà anche a erogare finanziamenti a breve termine e liquidità.
L’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, ha dichiarato che il gruppo farmaceutico sta “impiegando le proprie risorse finanziarie per far progredire la lotta contro il cancro”, come si legge sul Financial Times Europe, definendo l’oncologia come “il più grande motore di crescita della medicina globale“. In questo contesto l’accordo ha contribuito agli obiettivi finanziari a breve e a lungo termine di Pfizer. Il gruppo farmaceutico ha già infatti 24 farmaci antitumorali approvati e 33 programmi attualmente in fase di sviluppo clinico.
Pfizer e l’acquisizione di Seagen, biotech con prospettive di +12% di fatturato
In seguito all’acquisizione di Seagen da parte di Pfizer, le azioni della prima sono salite del 17%, raggiungendo i 203 dollari, mentre quelle di Pfizer sono scese del 2,9% a 38,25 dollari. Non si tratta dell’ultima acquisizione recente nel settore farmaceutico, in quanto come sottolinea il Financial Times i produttori sono in possesso di un’ingente quantità di liquidità. Inoltre, i farmaci chiave vedranno la scadenza dei brevetti entro la fine del decennio.
Lunedì 13 marzo 2023 il gruppo francese Sanofi ha infatti concluso l’accordo per l’acquisizione di Prevention Bio, per un valore di 2,9 miliardi di dollari, in seguito alle pressioni degli investitori ad aumentare le acquisizioni. Un meccanismo simile potrebbe essere anche alla base dell’acquisto di Seagen da parte di Pfizer, dopo un crollo dei ricavi previsto per il 2023 in 67-71 miliardi di dollari dovuto al calo di vendite di vaccini e farmaci contro il Covid. Il fatturato di Seagen è invece previsto in crescita del 12% su base annua, per un valore di circa 2,2 miliardi di dollari. Per l’appunto, il Financial Times Europe mette in luce la tendenza delle grandi case farmaceutiche di addentrarsi in terreni poco rischiosi, che abbiamo già farmaci sul mercato oppure prossimi all’approvazione. Ora per l’accordo si attende il parere dell’antitrust statunitense.