Dopo la multinazionale farmaceutica Pfizer, anche Moderna ha annunciato di essere al lavoro su un nuovo vaccino anti covid che possa coprire la variante Omicron, e che possa essere pronto in tempi brevi. Pfizer ha spiegato che il siero sarà disponibile entro la primavera 2022, tempistiche che sembrano essere simili a quelle di Moderna, che ha annunciato, così come si legge sul Corriere della Sera, che sarà in grado di produrre il nuovo farmaco «su larga scala entro l’inizio del 2022».
Secondo il quotidiano di via Solferino, comunque, bisognerà capire se realmente una delle due aziende riuscirà a produrre il vaccino anti Omicron entro i prossimi tre o quattro mesi, in quanto, fra la sperimentazione clinica e le varie procedure di approvazione da parte degli Enti regolatori, è maggiormente ipotizzabile l’introduzione del nuovo vaccino durante il mese di giugno. Un’ipotesi quest’ultima che lascia un po’ di sconforto in quanto abbiamo ormai imparato come il covid si mantenga in forza soprattutto fino ad aprile/maggio, per poi iniziare la sua fase “dormiente” per via dell’arrivo della bella stagione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PFIZER AL LAVORO SUL VACCINO CONTRO OMICRON/ “SARÀ PRONTO PER LA PRIMAVERA 2022”
Il vaccino anti covid di Pfizer contro la più recente variante, leggasi Omicron, sarà pronto nel giro di pochi mesi. Attraverso un’intervista pubblicata dal quotidiano svizzero in lingua tedesca, Blick, Sabine Bruckner, capo di Pfizer Svizzera, ha infatti fatto sapere che il siero del suo gruppo farmaceutico sarà pronto per la prossima primavera. Al momento l’azienda è al lavoro su due fronti, da un lato si sta cercando di capire l’efficacia dell’attuale siero contro le ultime varianti covid, mentre dall’altro si sta cercando di appunto lavorare ad un prodotto totalmente nuovo.
Sabine Bruckner, attraverso le colonne di Blick, ha fatto sapere che dopo la terza dose, la cosiddetta vaccinazione di richiamo o booster, “negli adulti la protezione contro la malattia provocata da Omicron è 25 volte superiore. La terza dose ha quindi senso, soprattutto per proteggere da un decorso grave”. E in attesa del nuovo vaccino di Pfizer contro la variante Omicron, l’azienda farmaceutica statunitense ha già ultimato la realizzazione della sua pillola anti covid, il farmaco antivirale Paxlovid, che è già stata approvata in alcuni paesi in via emergenziale.
PFIZER E IL VACCINO CONTRO OMICRON PRONTO IN PRIMAVERA: E A BREVE SI ATTENDE ANCHE LA PILLOLA ANTIVIRALE
Si tratta di un trattamento che non si sostituisce al vaccino, in quanto non è preventivo ma curativo, nel senso che il farmaco va somministrato solamente una volta che insorgono i primi sintomi del covid, ed entro un determinato lasso di tempo. La pillola di Pfizer ha dato risultati molto positivi nei trial test, di conseguenza c’è molto ottimismo nei suoi confronti circa l’introduzione anche in Italia della stessa.
Al momento nel nostro Paese è stata approvata un’altra pillola anti virale, quella della Merck, che però pare non sia così efficace come si pensava inizialmente. La speranza è che i vaccini, uniti a queste nuove “cure” possano far diminuire quasi del tutto le ospedalizzazioni, per lo meno quelle riguardanti i malati gravi, che finiscono in terapia intensiva rischiando poi la morte.