Il pregabalin, farmaco antiepilettico ma usato anche come antidolorifico, prodotto da Pfizer, ma venduto con l’etichetta Lyrica, sembra attraversare un momento economicamente florido. Le vendite in tutto il mondo, infatti, sembrano essere in aumento, con un mercato valutato attorno ai 799 milioni di dollari (2022) e che secondo la società di ricerca Market research update è destinato a vedere tra il 2023 e il 2030 un periodo “eccezionale”.



Concretamente l’antidolorifico pregabalin di Pfizer è impiegato abitualmente in diverse terapie, a partire dal contrasto alle convulsioni (per cui è pensato), fino al diabete, i disturbi d’ansia generalizzata e le lesioni nervose croniche. Ma c’è anche un altro aspetto del mercato di questo farmaco che sembra essere, altrettanto, in crescita ed è ovviamente il mercato ‘nero’. Lo rivelava, d’altronde, già la FDA americana nel 2019 che parlando del pregabalin di Pfizer rilevò un aumento di prescrizioni “per uso medico”, ma anche di quelle “per uso improprio e abuso“. Insomma, il farmaco piace, ma soprattutto (come dimostrò uno studio svedese sempre del 2019) tra i giovani, nella fascia 15-24, incompatibili statisticamente con i casi d’uso indicati per il farmaco.



Gli effetti collaterali del pregabalin di Pfizer

M c’è anche un altro aspetto del mercato del pregabalin di Pfizer che, forse, è più preoccupante dell’abuso tra i giovani, o quantomeno contribuisce a peggiorare quella già tragica situazione. Un aspetto legato agli effetti collaterali dell’antidolorifico, tra cui la forte dipendenza che causa in chi lo assume anche per poco tempo, che a sua volta aumenta la portata delle complicazioni. Non a caso nel Regno Unito in appena cinque anni si sono registrati 3.400 decessi legati all’antidolorifico, con un trend in crescita da almeno 10 anni.



Nuovamente non a caso l’uso dell’antidolorifico pregabalin di Pfizer è fortemente limitato pressoché ovunque, rilegato alla sola prescrizione da parte di un medico. Complessivamente, oltre alla dipendenza, il farmaco è associato ad un aumento dei comportamenti suicidari, delle overdose non intenzionali, dei reati stradali dopo l’assunzione, ma anche intossicazione, problemi respiratori e, in seguito all’abuso, anche decessi. Ma perché il pregabalin di Pfizer è ancora in commercio? Forse la risposta è da cercare nel 2009, quando il colosso farmaceutico patteggiò oltre 1 miliardo di dollari per l’accusa di aver promosso illegalmente per usi ‘off label’ quattro diversi farmaci, tra i quali anche Lyrica, risolvendo anche l’accusa per cui avrebbe pagato tangenti a diversi operatori sanitari affinché prescrivessero quelli ed altri farmaci di Pfizer.