Le azioni di Pfizer sono crollate. Il valore è ai minimi storici per quel che concerne gli ultimi dieci anni. La fine della pandemia di Covid-19, che aveva portato l’azienda farmaceutica a grandi incassi in virtù della produzione dei vaccini a mRNA, ha causato ora perdite rilevanti. Il calo, come riportato da La Verità, è stato pari al 50%, ma l’aspetto più preoccupante è che le stime di crescita per il prossimo anno sono rasenti lo zero. I vertici prevedono ricavi compresi tra il 58,5 e i 61,5 miliardi di dollari, cifre molto simili a quelle auspicate per il 2023 e non del tutto raggiunte.
Anche Forbes ha sottolineato che Pfizer “è di gran lunga la più debole tra tutte le società americane valutate più di 100 miliardi di dollari e quotate in Borsa”. Secondo FactSet l’azienda farmaceutica “è ben al di sotto della media delle vendite previste dagli analisti”. La sensazione che ci fossero delle difficoltà però era evidente da tempo. “Dopo aver vissuto nel 2022 uno degli anni migliori nella storia del settore, sta ora vivendo uno dei peggiori”, aveva anticipato su X l’esperto Andrew Dunn.
Pfizer, azioni crollano dopo il Covid: ai minimi in 10 anni, cosa succede
Adesso Pfizer cercherà di trovare sicuramente un modo per evitare che le sue azioni continuino a crollare. Il Covid-19 non è più un terreno fertile e per dare altre strade ai vaccini a mRNA sembra ancora presto, ma qualcuno è convinto che l’azienda farmaceutica troverà comunque dei “pascoli più verdi”. In questi mesi è emerso che i vertici stiano lavorando alla vendita di un siero contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), ma con risultati deludenti. Se anche questa mossa dovesse rivelarsi un flop, probabilmente l’unica via dal successo assicurato resterebbe quella dei farmaci antitumorali trasformativi. È ancora però presto nel dirlo.
I numeri uno dell’azienda, intanto, si stanno anche guardando indietro per capire quali errori hanno commesso. “Pfizer ha gestito male le aspettative del Covid, ha speso i guadagni della pandemia in accordi che ora stanno intaccando i suoi affari e che potrebbero non ripagare per anni”, ha spiegato ancora l’esperto Andrew Dunn.