Pfizer e Moderna si rifiutano di partecipare ad uno studio sui rischi di coaguli di sangue e su un’eventuale correlazione di questi con i vaccini anti Covid. L’idea di una maxi ricerca sarebbe venuta al colosso farmaceutico Johnson & Johnson che, secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal, avrebbe contattato privatamente gli altri produttori di vaccini anti Covid chiedendo loro di unire gli sforzi per uno studio. L’obiettivo era creare un’alleanza tra aziende per comunicare con una sola voce riguardo benefici e rischi, ma solo AstraZeneca avrebbe aderito, invece i manager di Pfizer e Moderna hanno declinato la proposta. Le due aziende ritengono che il loro vaccino sia sicuro e quindi sono convinte che unirsi ad un progetto del genere possa macchiare in qualche modo la loro reputazione.



Un’occasione persa per Johnson & Johnson, il cui vaccino è stato sospeso negli Stati Uniti dopo che sono stati registrati nove casi di pazienti colpiti da trombosi del seno venoso cerebrale (CVST). Anche AstraZeneca è al centro di una controversia, ma in Europa, visto che in Usa non è stato ancora approvato.



LE ALLEANZE NEL SETTORE FARMACEUTICO

A differenza di quel che può sembrare dopo questo retroscena, la pandemia Covid ha portato comunque nuove alleanze nel settore farmaceutico. Lo dimostra il caso Sanofi. L’azienda francese, dopo aver riscontrato risultati deludenti dal vaccino a cui stava lavorando, ha rinunciato alla produzione dello stesso, ma si è alleata con Pfizer a febbraio per produrre i sieri del colosso statunitense. «Ci siamo chiesti come renderci utili nel presente, come partecipare allo sforzo collettivo per uscire da questa crisi il più rapidamente possibile», la spiegazione fornita dall’amministratore Paul Hudson a Le Figaro. Discorso simile per l’azienda Merck & Co che ha messo a disposizione due dei suoi stabilimenti per Johnson & Johnson, uno per il confezionamento del vaccino, l’altro per la produzione dei vaccini monodose. Le alleanze tra “competitors”, dunque, sono possibili, ma evidentemente – come dimostra il caso di Pfizer e Moderna – non quando entrano in ballo i propri interessi.

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