I funzionari di Pfizer, compreso il CEO, potrebbero essere esclusi dal Parlamento europeo. Come riportato dal sito Euractiv, nella giornata di ieri, 11 gennaio, si è tenuta una votazione per decidere di non permettere più agli ufficiali rappresentanti della compagnia farmaceutica di accedere all’Europarlamento. Questo in seguito alle gravi accuse che hanno travolto lo scorso dicembre Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, colpevole di non essersi presentato, per la seconda volta, di fronte alla Commissione per chiarire alcuni aspetti riguardanti il contratto di acquisto dei vaccini da parte dell’Unione europea.
A votare per la decisione di vietare ulteriori ingressi dei vertici Pfizer nel Parlamento europeo, e quindi – di fatto – di non concedere più loro la possibilità di spiegare e illustrare la versione dei fatti sui contratti dei vaccini, sono stati quasi tutti i partiti presenti, tranne due: Renew Europe e il Partito Popolare Europeo hanno votato contro, ma la maggioranza ha comunque vinto. La decisione, tuttavia, non è ancora definitiva; infatti, occorrerà attendere ancora un altro mese, quando la CPC (Conferenza dei Presidenti di Commissione) sceglierà se applicare il divieto d’ingresso solo al CEO di Pfizer o a tutti i funzionari rappresentanti.
Pfizer: i contratti sull’acquisto UE dei vaccini restano secretati
Dopo il rifiuto a presentarsi per illustrare i dettagli del negoziato di acquisto delle dosi di vaccino a ottobre, il CEO di Pfizer era stato invitato nuovamente lo scorso dicembre, ma aveva rifiutato ancora una volta. Un episodio che è stato visto come un affronto e una mancanza di rispetto nei confronti della commissione parlamentare COVI, che al momento sta ancora indagando sui dettagli del contratto di acquisto dei vaccini Covid-19, che sarebbe stato concluso mediante sms tra il CEO di Pfizer e Ursula Von der Leyen. In tale occasione, la presidente della Commissione COVI, Kathleen Van Brempt, aveva dichiarato su Twitter: “Il Parlamento europeo ha il diritto di avere piena trasparenza sui dettagli di questa spesa e sui negoziati preliminari che l’hanno portata avanti“.
Da qui, dunque, la decisione di avviare l’inchiesta e di proseguire con la votazione per vietare l’ingresso a tutti i funzionari della Pfizer. Non è la prima volta che il Parlamento europeo prende una decisione del genere; infatti, già nel 2017 si decise di escludere i funzionari dell’azienda chimica statunitense Monsanto, dopo che ufficialmente gli stessi rappresentanti rifiutarono un confronto dinnanzi alla commissione per l’ambiente.