Uno studio sull’efficacia del vaccino Covid-19 contro la variante Omicron è stato pubblicato sul “The New England Journal of Medicine”. In particolare, in questo lavoro di ricerca gli esperti hanno provato a comprendere quanto proteggessero dalla malattia sintomatica causata dalle varianti Delta e Omicron dopo due dosi i preparati di Pfizer, Moderna e AstraZeneca, ripetendo l’analisi dopo la somministrazione di dosi di richiamo omologhe o eterologhe con gli stessi tre vaccini.

Si è potuto riscontrare che l’efficacia del vaccino era inferiore per la variante Omicron rispetto alla variante Delta a tutti gli intervalli dopo la vaccinazione e per tutte le combinazioni di corsi primari e dosi di richiamo osservati. Tra coloro che avevano ricevuto due dosi di AstraZeneca, quasi nessun effetto protettivo contro la malattia sintomatica causata da Omicron è stato notato a 20-24 settimane di distanza dalla seconda dose. Tra coloro che avevano ricevuto due dosi di Pfizer, invece, l’efficacia del vaccino scendeva all’8,8% dopo 25 settimane o più dal ciclo primario. Discorso analogo per Moderna (14,9% dopo 25 settimane o più).

VARIANTE OMICRON, LO STUDIO SUI VACCINI: QUALE È PIÙ EFFICACE?

Lo studio inerente ai vaccini e alla variante Omicron prosegue dicendo che, tra le persone che hanno ricevuto due dosi di AstraZeneca e il booster Pfizer, l’efficacia del vaccino è aumentata al 62,4% prima di calare al 39,6% dopo 10 o più settimane. Il vaccino di richiamo Moderna ha invece aumentato l’efficacia al 70,1% dopo 2-4 settimane, calando al 60,9% dopo 5-9 settimane. L’efficacia del vaccino è stata invece più bassa tra coloro che hanno ricevuto un richiamo AstraZeneca (46,7% da 5 a 9 settimane).

Tra le persone che hanno ricevuto Pfizer come corso primario e un booster Pfizer, l’efficacia del vaccino contro Omicron è aumentata al 67,2%, prima di diminuire al 45,7% dopo 10 o più settimane. Il richiamo con Moderna ha aumentato l’efficacia del vaccino al 73,9% dopo 2-4 settimane, prima di scendere al 64,4% dopo 5-9 settimane. Infine, dopo un ciclo primario di Moderna, l’efficacia del vaccino è aumentata al 64,9% da 2 a 4 settimane dopo un richiamo Pfizer e al 66,3% da 2 a 4 settimane dopo un richiamo Moderna. Ne consegue che “due dosi di vaccinazione con Pfizer o AstraZeneca sono insufficienti per fornire adeguati livelli di protezione contro l’infezione data dalla variante Omicron e la malattia lieve. Il richiamo con Pfizer o Moderna ha fornito un aumento sostanziale della protezione contro la malattia lieve, anche se si è verificato un declino delle difese nel tempo. I prossimi booster offriranno probabilmente livelli ancora maggiori di protezione contro la malattia grave e fatale”.