Pfizer potrebbe chiedere alla Food and Drug Administration negli Stati Uniti l’autorizzazione ad un secondo booster (quarta dose) per i più anziani. Lo rivela New York Times, spiegando che la richiesta per un nuovo richiamo per gli adulti over 65 potrebbe essere presentata già oggi. Vengono citate due persone che hanno familiarità col dossier, da cui si apprende che la richiesta sarebbe legata ai dati sui vaccini arrivati da Israele, dove la quarta dose è stata autorizzata per un gruppo più ampio di persone.



Il dottor Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, già in questi giorni ha dichiarato di ritenere che sarebbe necessario procedere con una quarta dose e che con BioNTech si stavano preparando a presentare dati a sostegno di una tale richiesta alla FDA. “La protezione che si sta ottenendo dalla terza dose è abbastanza buona, in realtà abbastanza buona per le ospedalizzazioni e i decessi, ma non è così buona contro le infezioni“, ha dichiarato domenica a Face the Nation, programma della Cbs. Questa mossa però riaccende il dibattito nella comunità scientifica.



FDA “RICHIAMO CON ANTINFLUENZALE IN AUTUNNO”

Il presidente di Moderna, Stephen Hoge, infatti è molto più cauto del CEO di Pfizer. “Per coloro che sono immuno-compromessi, i più anziani, gli adulti over 50 anni o almeno 65, vogliamo raccomandare fortemente e incoraggiare” la quarta dose, ma senza specificare quando tale richiamo sia necessario. Ci sono alti funzionari dell’amministrazione, spiega il New York Times, secondo cui la quarta dose per gli anziani americani con un sistema immunitario indebolito ha senso ora, mentre il resto della popolazione dovrebbe probabilmente aspettare fino all’autunno.



La Food and Drug Administration comunque dovrebbe convocare il mese prossimo una riunione del suo comitato consultivo di esperti per approfondire la questione. Una posizione l’aveva già espressa il dottor Peter Marks, direttore del Center for Biologics Evaluation and Research all’interno della Food and Drug Administration: “Salvo sorprese da nuove varianti, forse la cosa migliore è pensare alla nostra strategia di richiamo in concomitanza con il vaccino antinfluenzale del prossimo autunno, e fare in modo che il maggior numero di persone possibile sia sottoposto a tale richiamo“.