Guerra giudiziaria tra Pfizer e Moderna. Quest’ultima ha intentato una causa per ottenere un risarcimento, accusando la casa farmaceutica di cui è ceo Albert Bourla di presunte violazioni dei brevetti relativi al vaccino Covid. In una denuncia presentata ad agosto, Moderna accusa Pfizer di aver copiato due elementi chiave della tecnologia che rende possibile il vaccino a Rna messaggero. In particolare, ha accusato Pfizer di aver usato la stessa modifica dell’mRna che mantiene la molecola stabile abbastanza a lungo da programmare le cellule umane a produrre la cruciale proteina spike che scatena la risposta immunitaria contro il Covid.



Moderna ha anche accusato Pfizer di usare la stessa proteina spike a lunghezza piena e ritiene di averlo dimostrato perché nel 2015 sviluppò una spike completa che produceva una risposta immunitaria, quando realizzò un vaccino a base di mRna contro la sindrome respiratoria del Medio Oriente (vaccino mai messo sul mercato). Stando a quanto riportato da Cnbc, Pfizer respinge le accuse, accusando la biotech di Boston di voler riscrivere la storia per rivendicare la tecnologia sviluppata da diversi anni. Per questo, lunedì ha chiesto al tribunale federale del Massachusetts di respingere la causa intentata da Moderna e di impedirle di citarla nuovamente in giudizio o di far causa ai suoi partner per le tre presunte violazioni del brevetto.



PFIZER “VACCINO COVID COPIATO? MODERNA SI SBAGLIA”

Pfizer e il suo partner tedesco BioNTech hanno respinto con forza queste accuse, affermando che le basi tecnologiche dei vaccini erano state sviluppate da un gruppo di ricercatori prima dell’inizio della pandemia. Hanno accusato, quindi, Moderna di aver cercato di «mettersi sotto i riflettori da sola». Nella sua replica, Pfizer ribadisce: «Moderna si sbaglia e la sua storia revisionista non si basa sui fatti. Pfizer e BioNTech non hanno copiato la tecnologia di Moderna. Piuttosto, Pfizer e BioNTech hanno sviluppato il loro vaccino Covid in modo indipendente, utilizzando le innovazioni dei rispettivi scienziati e basandosi su decenni di ricerche condotte da altri prima dell’inizio della pandemia».



In particolare, la modifica dell’mRna, spiega Pfizer, è stata sviluppata da ricercatori dell’Università della Pennsylvania, uno dei quali è ora un dirigente di BioNTech. Quindi, ha respinto la pretesa di Moderna di possedere la tecnologia della proteina spike a lunghezza completa. Pfizer ha ricordato che i suoi scienziati si sono preoccupati dei coronavirus fin dall’epidemia di SARS del 2003 e che nel 2009 gli scienziati avevano capito che la proteina spike a lunghezza completa induceva una forte risposta immunitaria. Ma Moderna tira dritto: ha chiesto al tribunale di concedere risarcimenti a partire dal marzo 2022, comprese le royalties e i mancati profitti con gli interessi. Infine, ha chiesto un aumento dei danni fino a tre volte l’importo dei danni compensativi accertati.