Pfizer ha messo nel mirino l’acquisizione della società biotecnologica americana Seagen, specializzata nelle terapie oncologiche, che andrebbero così ad arricchire il portafoglio dei trattamenti offerti dalla multinazionale. A riportare le voci relative all’interesse di Seagen da parte di Pfizer è stato il “Wall Street Journal”, citato sulle colonne di “Milano Finanza”, sulle quali si legge che il colosso dispone di circa 22,7 miliardi derivanti dalle vendite dei suoi vaccini, farmaci e altri prodotti per il Covid-19. L’anno scorso ha acquisito il produttore di farmaci per la cura delle cellule falciformi Global Blood Therapeutics per oltre 5 miliardi di dollari e Biohaven Pharmaceutical Holdings per 11,6 miliardi di dollari”.



Insomma, la potenza di fuoco a Pfizer di certo non manca, ma, come precisano fonti non meglio specificate al WSJ, le trattative sono ancora in fase embrionale e non si ha nessuna garanzia che tra le parti possa essere raggiunto un accordo. Non tanto per il valore di mercato di Seagen, che si attesta a circa 30 miliardi di dollari, quanto, piuttosto, perché l’Antitrust potrebbe frenare l’operazione, comunque non priva di insidie.



PFIZER VUOLE COMPARE LA BIOTECH SEAGEN: MERCK FALLÌ L’OBIETTIVO

Infatti, scrive, “Milano Finanza”, dodici mesi fa la tedesca Merck aveva tentato l’acquisizione di Seagen e “le trattative erano avanzate per un deal da 40 miliardi di dollari circa, ma le due società non raggiunsero un accordo”. Gli abboccamenti non sfociarono in una ratifica e Pfizer già all’epoca manifestò il proprio interesse. Ora potrebbe tentare di piazzare l’affondo decisivo per aggiungere “alla sua linea di trattamenti contro il cancro una classe di agenti che si sono dimostrati promettenti nelle immunoterapie contro alcuni dei tumori più diffusi.



Un anno fa Seagen ha registrato vendite per quasi 2 miliardi di dollari e, prosegue il quotidiano, ha creato “terapie antitumorali che sono state approvate per tumori come il morbo di Hodgkin e altri linfomi e più recentemente si sono dimostrate promettenti contro altri tipi di tumori, tra cui una forma di cancro al seno. Proprio il potenziale del cancro al seno potrebbe essere particolarmente interessante per Pfizer che ha un farmaco molto venduto, l’Ibrance”.