Si chiama “REC – Riciclo per economia circolare“, il nuovo progetto lanciato da Philip Morris Italia, dedicato ai suoi dispositivi IQOS, prodotto a tabacco riscaldato che vanta oltre due milioni di utilizzatori, e al riscaldatore di tabacco Lil. La nuova sfida è stata presentata oggi alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. L’obiettivo del colosso è raggiungere elevati standard in termini di riciclo di rifiuti per un’economia circolare, e tale progetto contribuisce in tal senso, perché punta a riciclare entro il 2024 fino a 500mila dispositivi IQOS e Lil che non sono più utilizzabili, con un recupero in media di oltre l’80% delle materie prime presenti nei device, come materiali plastici e metallici, magneti, batterie agli ioni di litio e circuiti.



Le materie prime recuperate e riciclate sono considerate in Ue «critiche», cioè ad alto rischio di fornitura e di importanza economica strategica per l’Europa, importanti per molte attività industriali. «Siamo orgogliosi di annunciare questo progetto di riciclo che si inserisce nella nostra strategia di sostenibilità per promuovere un’economia circolare», conferma Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia e Presidente Europa Sud-Occidentale di Philip Morris International.



LA PRIMA FASE DI “REC”, IL PROGETTO DI RICICLO DI PHILIP MORRIS ITALIA

Il progetto lanciato da Philip Morris Italia consentirà nel tempo di «riciclare milioni di dispositivi» e, quindi, «di aggiungere un altro tassello fondamentale alla nostra filiera integrata, sviluppata in questi anni intorno ai prodotti innovativi senza combustione». Tale filiera, evidenzia Marco Hannappel, «tra parte agricola, manifatturiera e dei servizi al consumatore già coinvolge oltre 40.000 persone».

Il progetto “REC – Riciclo per economia circolare“, presentato oggi, nella sua fase iniziale coinvolge i dispositivi IQOS e Lil restituiti dai consumatori nell’ambito della garanzia e delle iniziative commerciali di Philip Morris. Questi dispositivi, se ritenuti rifiuti perché non più utilizzabili, vengono consegnati da un’impresa partner della logistica ad un’azienda specializzata nel trattamento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) che si occupa delle operazioni di separazione delle materie prime contenute nei dispositivi, oltre che delle attività di recupero.