Philip Morris ha annunciato la creazione a Bologna del suo più grande centro di ricerca in industrializzazione e sostenibilità nel mondo. A comunicarlo è stato il presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, Marco Hannappel, nel corso dell’evento digitale ANSA “La fabbrica del futuro. L’investimento, come si legge nella nota diffusa dall’agenzia stampa nazionale, farà convergere una serie di competenze e di persone per 250 posti di lavoro complessivi. Alcuni sono già presenti, altri si trasferiranno dall’estero e altri saranno assunti in quello che può essere ritenuto un vero e proprio fiore all’occhiello a livello internazionale.
Hannappel ha poi sottolineato che “abbiamo annunciato da poco che nel triennio 2021-2023 investiremo 2,4 miliardi di dollari in spese di capitale per macchinari e attività di industrializzazione di nuova generazione, tutta su prodotti innovativi. Una parte importante sarà spesa nel nostro Paese. Noi sul tradizionale ormai spendiamo pochissimo: oltre il 98% delle nostre spese (in ricerca e sviluppo ndr) va sui prodotti di nuova generazione”.
PHILIP MORRIS ANNUNCIA INVESTIMENTI
Come sottolineato dall’ANSA, l’ad di Philip Morris Italia, Marco Hannappel, ha parlato di una “decisione globale di una trasformazione del settore del tabacco dal di dentro, con prodotti, sempre di tabacco ma, senza combustione, prevede fortissimi investimenti”. È in questo contesto che è nato, nel 2016, il polo di Crespellano, che consta di due siti produttivi, 1600 persone e oltre un miliardo di investimento che si integra in una filiera agroindustriale di nuova innovazione. L’agenzia stampa sottolinea che la filiera agricola di Philip Morris conta mille aziende con 22.500 posti di lavoro grazie a un accordo con Coldiretti, mentre la filiera industriale dei due poli bolognesi annovera più di 7mila aziende. Peraltro, come riconosciuto dallo stesso amministratore delegato, la Regione Emilia-Romagna ha inteso puntare con decisione sull’appeal esercitato sugli investitori esteri da un territorio che ospita già filiere importanti e offre un capitale umano di buon livello. Soltanto a novembre Philip Morris aveva annunciato la creazione di un centro all’avanguardia di servizi digitali per i consumatori Crm con software di altissimo potenziale per il futuro, a Taranto, il Philip Morris Disc digital information service center, che oggi dà lavoro a oltre 300 persone.
PHILIP MORRIS E IL CENTRO DI BOLOGNA: LE REAZIONI DELLA POLITICA
In merito al nuovo centro di ricerca di Philip Morris a Bologna, nel corso dell’evento ANSA “La fabbrica del futuro” il viceministro dello Sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin, ha affermato che “a fianco di un sistema di modernizzazione del pubblico e di rete a favore del privato, bisogna agevolare l’investimento estero, non solo quello italiano. Il Mise ha nel proprio budget 25 miliardi di incentivi tutti sullo sviluppo tecnologico”. Determinante, tuttavia, la ricerca, che significa ricercatore, università, scuole, formazione a tutti i livelli: “Questa è la sfida che ha l’Italia e, se noi riusciremo ad accompagnare questo passaggio, credo che potremo moltiplicare quello che è un gran bell’esempio che è l’investimento di Philip Morris”. Successivamente, è intervenuto il segretario confederale della Cisl, Giorgio Graziani, il quale ha rimarcato come l’investimento di Philip Morris nel polo bolognese di Crespellano abbia qualificato la filiera del tabacco e quella parte di agricoltura che con lei è rapportata ed è certo che “questo è in linea con il PNRR, che mette mette molti dei propri obbiettivi su ricerca e sviluppo, ma anche sullo sviluppo delle competenze che sono necessarie al mondo del lavoro”.