La scomparsa del 56enne Philip Rogosky, organizzatore cinematografico, è un vero e proprio giallo. L’uomo sarebbe uscito dalla propria abitazione di Ponte Sant’Angelo a Roma il 29 gennaio scorso e da allora non si hanno più notizie. La famiglia ha rivolto un appello anche a Chi l’ha visto? nella speranza di scoprire elementi utili per il ritrovamento.



Philip Rogosky, cittadino italiano di origine tedesca, vive nella Capitale con la moglie e i due figli e sarebbe uscito di casa tra le 9 e le 10:30 del mattino. È da quel momento che di lui si sarebbe persa ogni traccia, in un mistero fitto di interrogativi e apprensione. Oltre al cellulare, che non darebbe segni dal momento della sparizione, il 56enne avrebbe portato con sé anche portafogli e patente. Capelli brizzolati e occhi castani, quel giorno indossava giaccone verde scuro con cappuccio, maglioncino, pantaloni bordeaux e scarpe da ginnastica.



Philip Rogosky scomparso a Roma, l’appello della famiglia

Al Corriere della Sera, la moglie di Philip Rogosky ha ricostruito gli ultimi giorni prima della scomparsa: “Aveva avuto una brutta influenza nei dieci giorni precedenti. Abbiamo fatto il tampone e non era Covid, aveva avuto tosse, raffreddore e giramenti di testa. Io sono uscita di casa alle 9, lui mi ha detto che sarebbe uscito dopo di me per gettare la spazzatura, ma quando i miei due figli si sono alzati non l’hanno trovato. Strano, hanno pensato subito. Mio marito è una persona molto prevedibile e connessa, legge e risponde sempre ai messaggi, avvisa se ritarda, per questo la prima denuncia telefonica sulla sua scomparsa l’ho fatta subito, lunedì sera alle 22“.



La paura della famiglia è che possa aver avuto un malore e si è rivolta agli ospedali per cercarlo, ma del 56enne non c’è tracca. “Non sappiamo cosa pensare“, ha concluso la moglie. A Chi l’ha visto?, i colleghi di Philip Rogosky, molto noto nel settore delle produzioni cinematografiche, hanno ribadito l’appello per le ricerche: “Non ha una macchina, se si è spostato lo ha fatto a piedi. Ha avuto una semplice influenza che non fa pensare nulla di strano, ora non riusciamo a dare una lettura a quello che può essere accaduto, stiamo brancolando nel buio“.