Doveva essere l’evento letterario dell’anno negli States e invece “Philip Roth: The Biography” dopo essere uscita il 6 aprile scorso è stata immediata bloccata con ritiro dell’intera tiratura: la biografia sull’autore “dannato” della “Pastorale americana” viene così bloccata per un motivo che con Roth non c’entra direttamente. Ad essere accusato – di stupro e molestie – è il suo biografo, lo scrittore Blake Bailey: dopo le denunce pubbliche di una donna, che si aggiungono a quelle di altre ex studentesse, la casa editrice W.W. Norton ha fermato la distribuzione e la pubblicità del libro-evento sul grande scrittore vincitore del Premio Pulitzer.



«Le accuse che lo riguardano sono gravi», commenta laconica l’editore nell’annunciare il blocco della biografia di Roth. Le accuse partono da lontano, ovvero negli Anni Novanta quando tre allieve di una scuola media in New Orleans accusano Bailey di averle rivolto attenzioni morbose quando avevano 13 anni per poi provare a violentarle (accusa una di loro, ndr) dopo averle sedotte una volta maggiorenni. Nel 2015 invece l’accusa più recente di Valentina Rice, una executive del libro biografico su Roth, che racconta di essere stata stuprata «dopo esser rimasta a dormire a casa di Dwight Garner, il critico letterario del quotidiano, che aveva invitato anche Bailey a fermarsi dopo cena» (fonte ANSA).



ROTH ”DANNATO” DUE VOLTE

Finora Bailey ha sempre respinto ogni accusa, bollandola come «categoricamente false e diffamatorie» ma non è bastato per bloccare in serie i provvedimenti nati sulla scia del movimento #MeToo: prima l’agenzia letteraria che lo rappresentava, The Story Factory, e ora anche la casa editrice che aveva appena iniziato a distribuire con già record di vendite la biografia di Philip Roth.

Come riporta il New York Times, Bailey è stato scelto direttamente da Roth nel 2012, 6 anni prima della morte del grande scrittore americano: doveva essere la biografia una sorta di “risposta” alle accuse fortissime giunte dalla ex moglie Claire Bloom nelle memorie “Leaving a Doll’s House”. Il lavoro di Bailey ha fin da subito diviso anche per questo motivo, dato che diversi lettori ed editori ritrovavano nelle pagine della biografia una eccessiva benevolenza in merito ai complessi e dannati rapporti tra Roth e le donne. Su questa scia sono poi montante le polemiche anche contro lo stesso Bailey, considerato troppo “vicino” anche “umanamente” alle vicende divisive dell’inventore di Alexander Portnoy, Nathan Zuckerman e Mickey Sabbath.