Il circo ormai da anni è un luogo adatto a grandi e piccoli, che desiderano sognare grazie alle esibizioni più disparate che coinvolgono, tra gli altri, giocolieri ed equilibristi. Ma come si è arrivati a questo genere di spettacolo? Il merito va a Phineas Taylor Barnum, di cui è raccontata la storia nel film “The Greatest Showman“, in cui a vestire i panni dell’uomo è Hugh Jackman. Con lui nel cast ci sono Michelle Williams, ex protagonista di “Dawson’s Creek”, Zack Efron e Zendaya.
Interpretare questo ruolo per Jackman non è stato così semplice, ma lui è stato sin da subito entusiasta di questo personaggio: “Per Barnum il successo non era semplicemente un sogno – aveva raccontato a ‘Radio Deejay’ -. Vedeva il mondo con occhi diversi. Per me è come Steve Jobsm ha cambiato il mondo dello spettacolo per sempre. Bisogna essere fieri di essere diversi,non ci si deve conformare. Ciò che ti rende diverso ti rende speciale. Sono affascinato da chi ha il coraggio di vivere la vita come vuole e di percorrere nuove strade“.
L’importanza di Phineas Taylor Barnum nella storia del circo
Phineas Taylor Barnum è una figura controversa, ma allo stesso tempo geniale, che viene raccontata nel film come un uomo che aspira il successo, ma che odia le convenzioni. Proprio per questo non ama assoggettarsi alle regole che vengono imposte dalla società e arriva a definire il suo show “il più grande spettacolo del mondo“.
L’uomo era nato nel Connecticut nel 1810, ma già nel 1835 sembrava avere le idee chiare su cosa volesse fare. In quel periodo, infatti, aveva iniziato a mostrare di avere grandi doti da showman, nel momento in cui faceva uscire alla ribalta casi umani a cui attribuiva caratteristiche inventate. Questo l’ha portato a invitare il Grande Teatro Scientifico e Musicale di Barnum, trasformato qualche tempo dopo in Museo Americano di Scudder, due esperienze di grande successo. Tra le prime a esibirsi grazie a lui c’è stata Jenny Lind, intenzionata a mostrare il suo talento dietro l’auto compenso, ma con l’obiettivo di utilizzare il denaro per aiutare i bambini sfortunati in Svezia. Una scelta che si è poi rivelata vincente e apprezzata dal pubblico dell’epoca: grazie al ricavato Barnum è infatti riuscito a inventare il circo che portava il suo nome.
Il Circo Barnum però ha ormai calato definitivamente il sipario cinque anni fa. Determinanti sono state le proteste da parte di chi riteneva scorretto utilizzare gli animali negli spettacoli.