Dopo le pesanti accuse dell’attrice Evan Rachel Wood, anche la cantautrice americana Phoebe Bridgers punta il dito contro Marilyn Manson e, attraverso un tweet, ricorda un episodio avvenuto quando, da adolescente, andò a casa dell’artista. «Sono stata a casa di Marilyn Manson e lui mi ha parlato della stanza degli stupri», ha cinguettato l’attrice. L’attrice ha poi continuato: «Quand’ero adolescente sono stata a casa di Marilyn Manson con alcuni amici. Ero una sua grande fan. Ha fatto riferimento a una stanza della casa come “la stanza degli stupri”. Ho pensato che avesse un pessimo senso dell’umorismo da confraternita studentesca. Da quel momento ho smesso di essere sua fan. Sto dalla parte di chi si è fatta avanti».



Phoebe Bridgers e Trent Reznor contro Marilyn Manson

Phoebe Bridgers è l’ultima a parlare di Marilyn Manson. Di lui, infatti, ha parlato anche l’ex-amico e collaboratore di Manson, Trent Reznor. Quest’ultimo, in una dichiarazione pubblicata su Pitchfork, ha ricordato l’pisodio di una presunta aggressione contro una donna. Le accuse che gli sono state rivolte sono stata già commentate da Marilyn Manson che si è difeso con un post pubblicato su Instagram. «Naturalmente, la mia arte e la mia vita hanno sempre attirato le controversie come calamite, ma queste recenti accuse sono un’orribile distorsione della realtà. Le mie relazioni intime sono sempre state del tutto consensuali e condivise con donne che la pensavano come me. Sul fatto – e sul perché – altri abbiano scelto di manipolare il passato, questa è la verità», ha fatto sapere il cantante.



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