L’ex fidanzato di Aurora, la 13enne morta a Piacenza precipitando dal terrazzo, è stato fermato nel pomeriggio di oggi. Il 15enne era indagato a piede libero con l’accusa di omicidio volontario, ora la svolta. Non è chiaro cosa abbia spinto la procura per i minori a procedere con il fermo, se siano emersi elementi di prova. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, potrebbero aver influito le accuse della famiglia della ragazza, che ha parlato di atteggiamenti violenti da parte del ragazzo.



Inoltre, tramite il loro legale, i parenti hanno annunciato che depositeranno una memoria con la prova dei maltrattamenti che avrebbe subito la ragazza. Si tratterebbe di documenti come testimonianze di amici e chat della stessa 13enne, ma sono stati raccolti anche i certificati medici di un presunto abuso sessuale che avrebbe subito la ragazza.



Non si può escludere che i pm abbiano raccolto altri elementi durante l’interrogatorio, nel corso del quale comunque il 15enne aveva escluso la sua responsabilità e parlato di suicidio. Nel comunicato con cui ha dato notizia del fermo, il procuratore ha spiegato che il 15enne è stato portato in un carcere minorile e si attende la convalida del giudice. (agg. di Silvana Palazzo)

13enne caduta dal tetto di un palazzo a Piacenza, ex fidanzato indagato per omicidio

Piacenza, 13enne morta dopo essere precipitata dal tetto di un palazzo: l’inchiesta sul caso procede a ritmo serrato mentre resta indagato a piede libero l’ex fidanzato 15enne della giovane, un minorenne sul quale penderebbero l’ipotesi di omicidio volontario e i dubbi della famiglia della vittima.



Secondo i parenti della ragazzina, non si sarebbe tratto di un incidente né di un suicidio ma sarebbe stata “spinta”. Il dramma sarebbe avvenuto quando i due giovanissimi, entrambi di origine albanese, si trovavano insieme.

13enne caduta dal tetto di un palazzo a Piacenza, disposta l’autopsia

Sul corpo della 13enne morta poche ore fa a Piacenza è stata disposta l’autopsia. Stando a quanto appreso dall’Ansa, l’esame è stato fissato per il pomeriggio del 28 ottobre a Pavia e la Procura per i Minorenni di Bologna avrebbe conferito incarico al medico legale Giovanni Cecchetto. Agli accertamenti saranno presenti anche i consulenti delle parti.

Secondo quanto ricostruito da RaiNews, la madre della minore avrebbe raccontato ai carabinieri che sua figlia, pochi giorni prima della tragedia, avrebbe segnalato l’ex fidanzato agli assistenti sociali per un presunto comportamento “ossessivo” nei suoi confronti. La 13enne, precipitata dall’ottavo piano del palazzo la mattina di venerdì scorso, avrebbe manifestato di aver paura di lui e i familiari respingono con forza lo scenario di una caduta accidentale o di un gesto estremo. La sorella della vittima si sarebbe detta convinta che sia stato l’ex fidanzato 15enne a buttarla giù, mentre il ragazzo, in sede di interrogatorio, avrebbe parlato di un suicidio.