“Nei miei 33 anni di attività raramente ho vissuto un’esperienza come quella di questi giorni. Si respira un clima di disagio e di grande dispiacere tra le forze dell’ordine”. A dirlo è il segretario generale del Coisp, Domenico Pianese, che su quanto accaduto a Pisa, con i poliziotti a manganellare gli studenti manifestanti, è netto: “Quanto accaduto venerdì scorso a Pisa non è l’aggressione di poliziotti nei confronti di studenti inermi e festaioli, ma è la risposta, necessaria, dello Stato alla pretesa di alcune centinaia di manifestanti, non autorizzati, di oltrepassare, con la forza, un dispositivo di sicurezza”.



Secondo Pianese, poi, “dire che nel corteo c’erano ragazzini inermi è un falso, perché c’erano, antagonisti, estremisti di sinistra che poi hanno lanciato, proprio da cattivi maestri, i ragazzini contro la polizia”. Sui fatti di Pisa è stata aperta un’inchiesta ma il segretario generale dei Coisp non si dice preoccupato sulle pagine de La Verità: “Noi non abbiamo paura delle inchieste ma i processi si fanno nei tribunali non nelle piazze. Non ci siamo mai sottratti, ma dipingerci come manganellatori folli che picchiano i ragazzi è davvero offensivo”. Per il capo del sindacato, i manganelli “esprimono il fallimento ma della cultura della legalità, del rispetto dell’altro, rispetto della democrazia che da decenni è sempre più manchevole e che sta portando taluni giovani, e meno giovani, a ritenere che vi sia bisogno di violare le norme per affermare le proprie idee”.



Pianese: “Aggressione ai poliziotti? La morte della democrazia”

Dal 7 ottobre è cambiata la gestione delle forze di polizia nei confronti dell’ordine pubblico. “Rispetto all’ordinaria gestione abbiamo avuto circa 1.070 manifestazioni in più pro Palestina, con 33 aggressioni ai danni delle forze dell’ordine. Un numero piccolo ma importante che si somma ai circa 2.000 agenti feriti ogni anno mentre svolgono attività di ordine pubblico o di controllo del territorio” spiega Domenico Pianese a La Verità. Negli ultimi giorni, secondo il segretario generale del Coisp, si respira un brutto clima “contro gli uomini in divisa. Uno stillicidio, facendo passare il messaggio che aggredire ed offendere un poliziotto sia ordinaria amministrazione concessa nel nostro Paese. È la morte della democrazia”.



A Torino, invece, una volante della polizia è stata assalita da 50 anarchici: “Un fatto gravissimo, c’è stato un agguato contro la polizia di Stato perché i circa 50 antagonisti non passavano di lì per caso, ma erano appostati per liberare un uomo destinato all’estradizione. Ma sin quando una certa parte politica continuerà a incoraggiare la contrapposizione tra forze dell’ordine e cittadini continueremo ad assistere a un’escalation di violenza inaudita. Ormai siamo alla “caccia al poliziotto” e lo slogan “più sbirri morti” lanciato dagli antagonisti rischia di diventare un mantra”.

Pianese: “Non siamo marionette in mano a qualcuno”

A chi parla di una manovra politica dietro a quanto accaduto a Pisa, Pianese replica: “Non siamo mai stati marionette in mano a qualcuno. La polizia svolge le sue finzioni a prescindere dal colore del governo: sub lege libertas è il nostro motto”. Secondo il segretario generale del Coisp “questo clima di tensione e di intolleranza sta creando problemi anche alle nostre famiglie: i figli di alcuni dei nostri colleghi stanno vivendo episodi di bullismo anche ricevendo continui insulti sui social dove vengono accusati dai propri compagni di scuola di essere “figli di sbirri manganellatori””.