Adolf Hitler aveva pronto un piano per occupare il Vaticano nel caso in cui Mussolini avesse fatto un passo indietro: per il 26 e il 27 luglio del 1943, era stata programmata l’invasione dello stato della Chiesa, prima della rinuncia dell’ultim’ora. A parlarne in queste ore è il quotidiano Libero, che racconta di come sia emerso un documento appartenente agli apparati di intelligence dell’Alto Comando della Wehrmacht (O.K.W.), che prevedeva appunto un brutale atto di forza nei confronti del Papa. In questo documento si vede sostanzialmente la mappa della Città del Vaticano, con i vari punti strategici attraverso cui effettuare un blitz, e rientrante nella cosiddetta Operazione Alarico, il progetto di un’invasione tedesca dell’Italia nel caso in cui Mussolini si fosse sganciato dall’Asse. Fu proprio il Duce, scrive Libero, a voler fare un passo indietro per il bene dell’Italia: “Questo è chiaro – riporta il quotidiano – Mussolini non venne affatto “deposto”, ma scelse consapevolmente di dimettersi”.
ALARICO, PIANO DI HITLER PER RAPIRE IL PAPA: MUSSOLINI “LO FECE DESISTERE”
Il documento in questione venne scoperto all’epoca da un capo partigiano milanese, ed era stato protocollato anche dalla Repubblica sociale italiana, il governo di Mussolini, a testimonianza di quanto lo stesso Duce fosse a conoscenza dei piani di Hitler. Il dittatore nazista, durante il rapporto serale del 25 luglio 1943 con i capi militari, non si fece scrupoli a progettare l’invasione dello stato religioso a cui capo vi era all’epoca Pio XII, spiegando che avrebbe stanato senza indugi «quel branco di porci» della Santa Sede. Avrebbe quindi rapito il Papa, depredato l’archivio e tutto il corpo diplomatico sarebbe stato fatto prigioniero. L’occupazione dello Stato della Chiesa sarebbe giunta in contemporanea con quella dell’Italia, con i militari tedeschi che avrebbero prima conquistato Roma e poi il resto dell’Italia centro-settentrionale, grazie anche all’aiuto di paracadutisti. Hitler, come detto sopra, rinunciò all’ultimo, forse ritenendo troppo esoso lo sforzo di tenere il fronte italiano una volta occupato, anche se di fatto la nostra penisola prima della liberazione del 25 aprile fu di fatto controllata proprio dai nazisti.