Al centro dell’interesse dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è la sicurezza delle cure dei pazienti. Nel recente report reso noto da Quotidiano Sanità viene sottolineata la necessità di adottare misure idonee a ridurre il rischio di danni ai pazienti. Sebbene infatti siano stati riscontrati progressi a livello mondiale questi non sarebbero ancora sufficienti. Molti paesi devono ancora adottare i giusti piani d’azione.



In particolare nel recente report OMS è emerso come oltre il 70% dei paesi abbia compiuto progressi nel lavoro verso l’istituzione di programmi nazionali per la salute e la sicurezza sul lavoro degli operatori sanitari. Restano ancora però ambiti di preoccupazione. In particolare mancano ancora migliorie sul fronte del coinvolgimento dei pazienti e adeguati finanziamenti per implementare la sicurezza sanitaria. È fondamentale soprattutto che i pazienti o i familiari di coloro che hanno subito danni evitabili siano coinvolti nella progettazione di soluzioni e nel processo decisionale condiviso presso il punto di cura.



CURE NON SICURE: “PROTEGGERE I PAZIENTI DA DANNI”

I dati emersi evidenziano come cure non sicure riguardino ancora milioni di pazienti ogni anno. Si parla nello specifico di 1 paziente su 10 che subisce danni da trattamenti sanitari.

Rudi Eggers, direttore del dipartimento dei servizi sanitari integrati dell’OMS, ha dichiarato come tutti i Paesi debbano impegnarsi e lavorare per avere un sistema sanitario all’avanguardia e sempre più sicuro per i pazienti. Il report dell’OMS non può che inserirsi in questo contesto assumendo un ruolo fondamentale per tutti gli addetti ai lavori in campo sanitario. Sono in particolare 7 gli obiettivi che devono essere raggiunti da ciascun singolo Paese: sviluppo delle politiche; costruire organizzazioni affidabili; garantire la sicurezza dei processi clinici; coinvolgere pazienti e famiglie; migliorare la formazione, le competenze e la sicurezza degli operatori sanitari; migliorare l’informazione, la ricerca e la gestione del rischio; e promuovere la sinergia, i partenariati e la solidarietà.