Il Piano Mattei, con cui il governo italiano punta a collaborare con l’Africa, ha nel settore agroalimentare uno dei suoi principali asset: lo dimostra l’accordo che è stato firmato tra il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e l’omologo dell’Algeria, Youcef Cherfa, per rendere fertili 36mila ettari, di cui il 70% sarà utilizzato per la coltivazione del grano, mentre la parte restante di legumi. La sfida è, dunque, quella di rendere fertili terreni che sono desertici per garantire la sicurezza alimentare dell’Algeria, tutto ciò attraverso una collaborazione moderna.



Per Palazzo Chigi si tratta del maggiore investimento in ambito agricolo fatto dall’Italia nel Nord Africa, che garantisce al Paese algerino autosufficienza alimentare. Questa iniziativa, che prevede un investimento in totale di 420 milionii di euro, sarà gestita da BF International con la collaborazione del Fondo Nazionale d’Investimento algerino. L’area agricola coinvolta nel Piano Mattei è localizzata tra Adrar e Timimoun, ma i terreni non saranno acquistati, perché resteranno dell’Algeria.



PIANO MATTEI, ACCORDO CON ALGERIA PRIMO STEP

Il progetto prevede la realizzazione di pozzi per le semine sui primi 3mila ettari, con l’obiettivo di arrivare ai 36mila complessivi nel 2028, ma sono previste anche strutture idriche tecnologiche, fabbricati per lavorare i prodotti e silos per stoccarli. Questo progetto che vede protagonista l’Algeria è solo il primo step di un’azione che coinvolgerà altri Paesi africani e che darà un’occasione alla zona del Mediterraneo, soprattutto il Sud, ma rappresenta anche una strategia utile sul fronte immigrazione, visto che la povertà è la causa principale di tale fenomeno.



L’idea è di arricchire terre che possono diventare un nuovo mercato per l’Europa e al tempo stesso arginare un’altra emergenza. Si parte già quest’anno con la costruzione dei pozzi e la prima semina di cereali. Il gruppo italiano ha garantito che la produzione resterà sul mercato locale e che non verranno prodotti biocarburanti.