Piano natalità del governo, per favorire le famiglie che fanno figli, Giorgetti ha proposto una nuova misura che taglierà le tasse aumentando le detrazioni irpef, con una manovra ancora da perfezionare che potrebbe prevedere tra le altre cose anche l’innalzamento del tetto di importo recuperabile per l’asilo nido, la babysitter e gli affitti fuori sede degli studenti. Provvedimenti che sono stati giudicati da molti equi, a patto che per compensare la spesa pubblica non vengano intaccati altri benefici economici di cui le famiglie, soprattutto quelle più numerose, possono godere.



Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, ha commentato la proposta, dichiarando che si tratta di una ipotesi giusta, anche perchè attualmente la pressione fiscale di chi ha figli è la stessa rispetto alle persone single che guadagnano più di 30mila euro al mese. Una vera discriminazione che va contro il principio costituzionale che prevede che le tasse vadano pagate in base alla propria capacità contributiva. L’unico rischio da evitare, come afferma De Palo, è però quello di andare a toccare in qualche modo il meccanismo dell’assegno unico.



Piano natalità per tagliare le tasse a chi fa figli, Gigi De Palo: “Bene aumentare detrazioni alle famiglie ma non si modifichi l’assegno unico”

Gigi De Palo nell’intervista a Repubblica parlando del piano natalità Giorgetti, ha sottolineato che alzare le detrazioni a chi ha figli potrebbe essere un provvedimento adeguato per aiutare le famiglie. In particolare perchè: “chi decide di avere un figlio fa un servizio enorme al Paese, spende fino a 170 mila euro dalla nascita ai 18 anni. Quel figlio pagherà le pensioni e il welfare degli altri“. La situazione va però migliorata con la manovra, quindi oltre al taglio delle tasse con maggiori rimborsi per le spese destinate ai figli, le famiglie devono continuare a poter contare anche sull’assegno unico e soprattutto con continuità.



Un problema che come ha evidenziato il presidente della Fondazione Natalità, ha già interessato i nuclei in difficoltà economica che hanno attraversato ancora maggiori disagi nei periodi di aggiustamento della misura. Per questo, ha affermato: “Non deve passare un solo giorno tra una modifica e l’altra, se si decide di fare una revisione dell’assegno“. Ha poi aggiunto in conclusione che il problema della natalità deve essere affrontato con l’appoggio e la convergenza di tutte le forze politiche, perchè: “Si può fare polemica su tutto ma non sulla famiglia“.