Il Governo rende noto l’ordine con cui si sarà vaccinati, età per età. In Conferenza Stato-Regioni ha reso infatti la sua informativa sull’aggiornamento del Piano nazionale per la vaccinazione anti Covid. Rispetto al documento dello scorso dicembre è fissato l’ordine di priorità delle categorie di cittadini da vaccinare dopo quelle di fase 1, che comprende operatori sanitari e sociosanitari, persone ed ospiti dei presidi residenziali per anziani e over 80. Sulla base delle analisi condotte dagli studi scientifici, sono stati presi in considerazione due parametri: l’età e la presenza di condizioni patologiche che rappresentano le variabili principali per quanto riguarda la mortalità per Covid. Nel documento (che potete visualizzare integralmente cliccando qui) sono identificate 6 categorie e si dà il via libera all’uso del vaccino AstraZeneca per gli under 55, a partire però dal personale di scuole e università e forze dell’ordine.



Le Regioni, però, hanno avanzato diverse perplessità in merito al piano vaccini del Governo. Le hanno espresse in un documento consegnato in Conferenza Stato-Regioni (cliccate qui per scaricarlo), in cui si parla di «alcune criticità». Inoltre, lo si ritiene «di difficile applicazione per la carenza delle dosi di vaccino disponibili e per l’indeterminatezza di alcune indicazioni».



PIANO VACCINI, REGIONI VS GOVERNO: LE RICHIESTE

Per le Regioni è necessario che il Governo chiarisca in modo più specifico quali sono i target prioritari per la vaccinazione con le dosi peraltro disponibili e con riferimento alla categoria 6, cioè quella in cui rientrano i soggetti tra i 18 e i 54 anni. Ma chiedono anche di sapere cosa si intende per servizi essenziali. Inoltre, la Conferenza Stato-Regioni ritiene che sia opportuno concentrarsi sulle indicazioni necessarie per usare subito il vaccino AstraZeneca, partendo appunto dal personale scolastico e universitario docente e non docente. Ogni altra considerazione va rinviata «ad un ulteriore approfondimento da condurre a livello tecnico». Infine, per le Regioni è necessario avviare una interlocuzione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per valutare la possibilità di estendere l’uso del vaccino di AstraZeneca anche agli over 55 che non hanno patologie importanti, ma chiedono anche di verificare «ulteriori vaccini disponibili sul mercato». Questo aggiornamento del piano vaccini del Governo, secondo quanto riportato da Quotidiano Sanità, potrebbe ora confluire in un decreto ministeriale, in base a quanto previsto dalla legge di Bilancio, e come già fatto con la prima stesura del piano vaccini, che però delineava solo la prima fase. L’intesa però tra Governo e Regioni manca, come dimostra anche il caso Lombardia, da dove è stato inviato il piano Bertolaso per una valutazione che poi il ministero della Salute ha bloccato.

PIANO VACCINI, LE 6 CATEGORIE

  • Categoria 1: Le persone estremamente vulnerabili, intese condizioni che per danno d’organo pre-esistente, o che compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 particolarmente elevate di sviluppare forme gravi o letali di dai 16 anni di età.
  • Categoria 2: Le persone di età compresa tra 75 e 79 anni.
  • Categoria 3: Le persone di età compresa tra i 70 e i 74 anni.
  • Categoria 4: Le persone con aumentato rischio clinico se infettate da SARS-CoV-2 a partire dai 16 anni di età fino ai 69 anni di età.
  • Categoria 5: Le persone di età compresa tra i 55 e i 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico.
  • Categoria 6: Le persone di età compresa tra i 18 e 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico. Priorità di somministrazione potrà essere considerata, per il personale scolastico e universitario docente e non docente, per le Forze armate e di Polizie, per i setting a rischio quali penitenziari e luoghi di comunità e per il personale di altri servizi essenziali e a seguire il resto della popolazione. Queste saranno le sole ad essere vaccinate con AstraZeneca.

Leggi anche

POVERTÀ E DIVARI TERRITORIALI IN UE/ I numeri di Eurostat che bocciano i fondi a pioggia